Vita notturna "sregolata", con alcuni episodi di violenza che sono sfociati in risse o aggressioni come avvenuto di recente a Terracina, dove sono state denunciate per una rissa tre persone. Viste le avvisaglie, la Questura ha potenziato i controlli sul litorale, principalmente a San Felice Circeo e a Terracina. Lo ha fatto con effetto immediato, con una sinergia di carabinieri e polizia volta a prevenire e reprimere i reati in genere e anche gli illeciti amministrativi. Questo perché fra le varie problematiche registrate figura anche la vendita di alcolici ai minori (lo scorso weekend due ragazzini sono stati soccorsi dal 118 a San Felice).
In una stagione in cui ci si aspettava una movida più "disciplinata", visto che l'emergenza sanitaria per il coronavirus è tutt'altro che superata, si sta assistendo all'esatto opposto. Tantissime sono state le segnalazioni pervenute ai Comuni da parte di residenti che si lamentavano per schiamazzi, episodi di inciviltà e fenomeni analoghi, dovuti soprattutto ai più giovani "allergici" alle regole. Complice forse un abuso di alcol, in alcuni casi si sono registrati episodi di violenza sfociati in risse e/o aggressioni.
È stato quindi deciso di "blindare" il litorale con dei servizi specifici condotti dal personale del commissariato di polizia di Terracina e della Compagnia dei Carabinieri (insieme alla stazione di San Felice), con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato Lazio, Campania e Basilicata e delle Squadre di intervento operativo dell'Arma. Due gli obiettivi: vigilanza nelle zone più "a rischio" (come il centro storico di San Felice) per reprimere reati ed garantire il rispetto dell'ordine e della sicurezza, nonché vigilanza sulle prescrizioni previste dal Dpcm del 14 luglio sul contenimento dell'epidemia covid-19.