Dei 320 migranti sbarcati nelle scorse ore a Lampedusa, 57 sono arrivati a Latina nella serata di ieri e questa mattina saranno sottoposti a tampone anti Covid dal personale della Asl di Latina. Gli stranieri, in gran parte di nazionalità tunisina, sono stati sistemati alla ex Rossi Sud di via Monti Lepini dove è stata allestita a tempi di record una struttura apposita. Il prefetto di Latina Maurizio Falco, assieme al questore, al comandante provinciale dei carabinieri, al sindaco di Latina e alla Asl, ha organizzato tutto per garantire la massima sicurezza, soprattutto sanitaria, in quanto, come ha spiegato lo stesso Falco ieri pomeriggio in conferenza stampa «questi stranieri arrivano senza aver fatto quarantena». E dunque, per evitare rischi, saranno sottoposti a tampone e controlli sanitari, prima di passare ai controlli legali che dovranno stabilire se possano o meno restare sul territorio italiano.


Il piano messo a punto in poche ore è stato illustrato ieri dal Prefetto Maurizio Falco assieme al questore Michele Spina, al sindaco di Latina Damiano Coletta, al tenente colonnello dei carabinieri Paolo Befera e al direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Latina Antonio Sabatucci.


A partire da oggi, 29 luglio, saranno tutti sottoposti a tamponi da parte del personale della Asl. In assenza di casi di positività al Covid saranno poi dirottati verso altre strutture dove potranno osservare la quarantena ed essere successivamente avviati, a seconda dei singoli casi, alle procedure di espulsione. 


Il sindaco Damiano Coletta ha spiegato che «per l'emergenza Covid e per evitare ulteriori rischi, la distribuzione di questi migranti deve avvenire in un luogo solo, possibilmente molto grande, all'interno del quale garantire controlli e sicurezza. E' necessario evitare che abbiano contatti con l'esterno». I tamponi saranno effettuati dalla Asl che ha rinviato quelli destinati a Bella Farnia su 300 indiani.
Immediate le polemiche sull'arrivo dei migranti. La Lega, attraverso il coordinatore comunale Armando Valiani fa sapere: «Siamo contrari alla scelta operata dalla Prefettura e dal sindaco Coletta».