E' ripartito dai viaggi in Svizzera di Pasquale Maietta e Fabrizio Colletti il processo Arpalo sul riciclaggio del denaro del Latina Calcio. Trasferte sempre più frequenti a partire dal 2011, quando l'allora assessore comunale al bilancio con il figlio di Paola Cavicchi, la copresidente del sodalizio sportivo, ha vissuto un'epopea in cui sembrava che tutto andasse a gonfie vele e che ci fosse un reale interesse verso la squadra, fatto di contribuzioni consistenti. Ieri davanti al collegio presieduto dal giudice Francesco Valentini è stata scandagliata la frenetica attività dei due nonché i frequenti viaggi provati dai pagamenti con la carta di credito dell'ex deputato di Fratelli d'Italia.

Per tutta la durata dell'udienza è andata avanti la ricostruzione del capitano della Guardia di Finanza Andrea Petricca, l'uomo che ha fotografato i passaggi societari e il movimenti reddituali delle persone fisiche e giuridiche di questa storiaccia cominciata sul piano investigativo nel 2015 ma esistente, in pratica, da molto prima. Uno di quelli diventati ricchi rapidamente è stato proprio Fabrizio Colletti che fino al 2010 aveva un reddito inferiore ai cinquemila euro annui e che dal 2010 ha fatto registrare un balzo a circa centomila. Parte della girandola di denaro è legata alla vita e alla morte di una serie di società scandagliate dalla Guardia di Finanza, tra queste la Aurora Service che fatturava al Consorzio Italia bombe finanziarie. Il capitano Petricca ha riferito anche sulla sponsorizzazione da 637mila euro alla Us Latina Calcio, somme poi rigirate; circostanza emersa nell'inchiesta denominata «Starter» e che diede il via ad Arpalo in cui poi è stata assorbita. I pubblici ministeri presenti in udienza, ossia i sostituti procuratori Claudio De Lazzaro e Giuseppe Bontempo hanno chiesto all'ufficiale delle fiamme gialle di spiegare anche il tipo di rapporti che ci sono stati in ambito professionale tra alcuni degli imputati, in specie, tra Pasquale Maietta, il commercialista Salvatore Di Raimo, che ha scelto il rito abbreviato ad aprile 2029, e Roberto Noce, collaboratore dello studio di Maietta.

Una triangolazione sempre legata alla gestione di una sfilza di società operanti nel settore dei trasporti e dalle quali sono passati molti dei soldi poi finiti sui conti svizzeri. Il nocciolo di questa vicenda giudiziaria, racchiuso nel primo grande processo per riciclaggio approdato davanti al Tribunale di Latina, è concentrato negli anni tra il 2012 e il 2015 come ha spiegato il teste della pubblica accusa ieri mattina nella lunga udienza conclusiva dell'esame, mentre il controesame della difesa si terrà nell'udienza già fissata per il 17 novembre prossimo. L'escussione degli altri testi della Procura comincerà il 15 dicembre. Anche ieri come dall'inizio del dibattimento era presente l'imputato eccellente di Arpalo, ossia Pasquale Maietta che ha avuto un ruolo di primissimo piano nella gestione del Latina Calcio, ne è stato, appunto, il presidente insieme a Paola Cavicchi, anch'ella imputata, unitamente all'entourage del politico e della squadra. Un piccolo mondo dove, a diverso titolo, ciascuno ha fatto il suo nel sistema del riciclaggio di denaro che viene contestato dalla Procura.