Convalida del fermo e misura cautelare in carcere per tutti e tre gli uomini di nazionalità indiana indagati per il reato di violenza sessuale di gruppo aggravata dalla minore età della vittima, una ragazzina loro connazionale di 12 anni. I tre, a Fondi, erano ospiti della famiglia della minore durante il lockdown.Nei giorni scorsi, gli indagati (26, 27 e 31 anni) – assistiti dall'avvocato Vincenzo Schiavone – sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari per l'udienza di convalida. In due hanno risposto alle domande poste e si sono dichiarati estranei ai fatti loro contestati. Si tratta di coloro che, secondo la ricostruzione dell'accusa, avrebbero controllato che non arrivasse nessuno mentre il terzo avrebbe abusato della ragazzina. Il gip del Tribunale di Pordenone, che ha convalidato il fermo, si è dichiarato incompetente per territorio e ora il fascicolo passerà a Latina, dove il giudice dovrà pronunciarsi sulla convalida entro venti giorni.

La difesa valuterà quindi un eventuale ricorso al Tribunale del Riesame. I fatti che vengono contestati ai tre risalgono a un periodo compreso fra marzo e aprile, in pieno lockdown e con l'istituzione della zona rossa a Fondi. I tre indagati, privi di permesso di soggiorno, erano ospiti della famiglia della ragazzina. Il padre era fuori per lavoro. Secondo la tesi dell'accusa, uno dei tre ospiti avrebbe abusato della dodicenne mentre gli altri due controllavano. Soltanto a luglio, quando i tre sono stati allontanati ma per altre ragioni, come ricostruito nella nota diffusa dalla Questura dopo il fermo, la dodicenne prende il coraggio di parlare con la madre. È quest'ultima, nel mese di agosto, a recarsi in Commissariato per denunciare tutto. I poliziotti ascoltano la minore in ambiente protetto e la stessa fornisce una ricostruzione dei fatti, come definita dagli stessi poliziotti, «precisa e puntuale». Un racconto corroborato anche dai riscontri degli accertamenti medico-legali disposti dalla Procura.