Il valore della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, celebrata ogni anno il 25 novembre, è tristemente stigmatizzato in un episodio che si è consumato proprio nel pomeriggio di ieri nella zona di Borgo Piave, alle porte di Latina, dove una giovane prostituta romena, quindi una donna già vittima di sfruttamento, è stata picchiata e infine rapinata da un uomo che l'aveva avvicinata fingendosi un potenziale cliente. Un gesto spietato sul quale la Polizia indaga col sospetto che possa trattarsi dell'ultimo episodio di sopraffazione nella guerra tra le bande che si contendono il controllo del "marciapiede".
A suggerire che possa esserci ben altro, dietro quell'episodio, è il comportamento della vittima, appena ventunenne, terrorizzata per l'accaduto fino al punto di avere taciuto quell'episodio per ore: è stata una sua amica, poco prima delle 19, a contattare la Questura per segnalare l'accaduto, una volta appresi da lei i particolari del pomeriggio da incubo. Oltretutto la vittima parla a stento l'italiano, si trova nel nostro Paese da poco tempo.

I contorni della vicenda sono ancora indefiniti, proprio per la difficoltà della ragazza di farsi comprendere, oltre alla paura che la frena. Sarà difficile che la giovane romena trovi il coraggio di denunciare anche i suoi sfruttatori, fatto sta che le era stato imposto di battere all'inizio di via del Crocifisso, nei pressi del cavalcavia di Borgo Piave dove sostava già da qualche settimana. In quella zona sarebbe stata abbordata dal malintenzionato.

Non è ancora chiaro dove e con quale mezzo, ma lo sconosciuto deve averla portata in un luogo isolato dove l'avrebbe minacciata con un coltello e poi picchiata, soprattutto al volto come testimoniano gli ematomi. Non è ancora chiaro neppure cosa sia successo in quel frangente, ma prima di lasciarla andare via, il balordo le avrebbe rotto il telefono cellulare e sottratto i soldi che aveva guadagnato fino a quel momento, circa trecento euro.