Sono le 10,58 quando scatta l'allarme. E' un testimone a passeggio nel Parco, un medico per l'esattezza, che chiama i carabinieri. Ha l'orario della chiamata sul telefonino. Non se lo dimenticherà mai più. Il display gli ricorda che è domenica 13 giugno 2021. C'è il sangue e c'è un silenzio interrotto dai sospiri e dai singhiozzi che si alternano per fare posto ad una incredulità che ha frantumato la vita di tante persone. Chi vive a Colle Romito si risveglia con una tragedia. Anzi una strage. A terra la bicicletta dell'anziano investito dalla furia omicida di Andrea Pignani, ingegnere informatico disoccupato. «Un uomo solitario, senza amici», racconterà la madre. Uno che si chiudeva spesso in se stesso e che era andato a vivere nel Consorzio da qualche mese. «Una persona irascibile e che si alterava per niente», ha aggiunto il presidente del Consorzio Colle Romito. Lo strazio di quei momenti lunghi e infernali lascia posto ad un dolore che invade le parole e che la nonna dei due bambini non può che chiamare solo in un nome: atroce. La signora Sonia aveva visto proprio pochi giorni fa i due nipotini che ieri mattina erano andati a giocare vicino casa approfittando anche della bella giornata. «Erano due bambini rispettosi ed educati, Daniel aveva anche preso una bella pagella, era arrivato a casa mia sabato poi si era dimenticato di darmi un bacetto quando stava quasi vicino all'ascensore ed era tornato indietro. Sono morti mentre stavano dando la mano al padre - racconta la donna mentre si asciuga le lacrime - respiravano ma non potevano parlare perchè non avevano più le forze».