Batosta per la Asl di Latina che ha omesso di pagare un risarcimento di poco superiore ai centomila euro, di fatto «dimenticato». Un giudizio di ottemperanza, appena chiuso con sentenza, condanna infatti l'Azienda sanitaria ad eseguire la liquidazione di centomila euro complessivi per il danno causato a due persone, di cui una minore di 18 anni.

A presentare istanza di ottemperanza al giudicato del Tribunale civile sono stati gli avvocati Bruno Barone e Danilo Ciccarelli per conto di M.A.M. in proprio e in qualità di esercente la potestà genitoriale su L.M., che è , appunto, minorenne. La Asl di latina non si è costituita nel giudizio.

Il procedimento era iniziato a marzo scorso e i ricorrenti hanno chiesto «il rilascio dei provvedimenti necessari ad assicurare l'integrale ottemperanza alla sentenza» di risarcimento già passata in giudicato ed alla quale l'amministrazione della Asl avrebbe dovuto dare esecuzione in tempi assai più brevi di quelli registrati fin qui.

La sentenza di cui si è chiesta l'esecuzione è stata emessa a novembre 2020 e in seguito notificata in via formale all'azienda sanitaria, la quale era dunque a conoscenza dell'obbligo di pagare quella somma stabilita come risarcimento dei danni causati ai due ricorrenti.
In realtà anche dopo la notifica c'è stata l'intimazione di pagamento, sempre nei confronti della Asl; ma anche questo tentativo è risultato vano. Nel ricorso per il giudizio di ottemperanza la stessa Asl non ha fornito chiarimenti circa l'esistenza di eventuali motivi ostativi al pagamento.

Per tale ragione - si legge negli atti appena pubblicati - «nell'ipotesi di perdurante inadempienza, parte ricorrente potrà chiedere l'intervento di un commissario ad acta sostitutivo, che è sinora individuato nella persona del Direttore della Ragioneria territoriale dello Stato di Frosinone/Latina». Nel frattempo è stato assegnato un ulteriore termine per gli adempimenti: novanta giorni dalla comunicazione in via formale dell'ultima sentenza del Tribunale amministrativo, «per il compimento degli incombenti occorrenti all'integrale esecuzione della sentenza» di condanna in sede civile. Nel caso in cui perduri l'inadempimento, all'esecuzione e dunque al pagamento dell'intera somma dovrà provvedere entro i successivi sessanta giorni il commissario ad acta, oppure un suo delegato per il quale è stato comunque già stabilito il compenso, pari a mille euro, che si aggiungono alle spese legali attribuite sempre all'azienda sanitaria di Latina. Stando a quanto contenuto negli atti del procedimento non è possibile stabilire come mai la Asl abbia «dimenticato» di pagare gli oltre centomila euro stabiliti per il risarcimento, se sia trattato cioè di una svista oppure se è stato più complicato andare a reperire quella somma.
Resta sullo sfondo il contorno di questa storia, ossia la necessità per la famiglia risarcita del danno di aver dovuto attivare una ulteriore azione legale per vedersi liquidata una somma che già era stata attribuita in sede giudiziaria, senza impugnazioni da parte dell'azienda cui è stata attribuita la responsabilità del danno.