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I fatti

Invalidità con il trucco, medici indagati per tentata truffa

L'inchiesta della Procura nata nel 2019. Oltre trenta persone hanno chiesto le indennità. Ipotizzato anche il falso

Invalidità con il trucco, medici indagati per tentata truffa

Devono rispondere di falso e tentata truffa ai danni dello Stato. Sono questi i reati ipotizzati nei confronti di cinque medici della provincia di Latina, componenti di una commissione che doveva riconoscere l'invalidità e rilasciare le relative indennità ad almeno 30 persone che avevano presentato la domanda.

Sotto inchiesta sono finiti gli esami nel corso dei quali i camici bianchi dovevano accertare se i richiedenti avessero tutti i requisiti necessari per accedere poi alle agevolazioni. Nel corso dell'inchiesta sono emerse delle irregolarità che hanno suggerito alla Procura - dopo l'arrivo di una segnalazione anonima - di approfondire i primi sospetti. I professionisti, tra cui anche il presidente della commissione esaminatrice, sono finiti sul registro degli indagati nell'ambito degli accertamenti condotti dal pubblico ministero Antonio Sgarrella, titolare del fascicolo. «Formavano - ha sostenuto la Procura nel capo di imputazione - falsi verbali per il riconoscimento dell'invalidità, inducendo in errore in questo modo l'Inps per procurare un ingiusto profitto».

Il via all'inchiesta a seguito di una segnalazione anonima per dei fatti che si sono consumati a Latina nel giugno del 2019, subito dopo gli inquirenti hanno acquisito i documenti relativi alle presunte condotte illecite dei medici, tutti indagati a piede libero. Il magistrato inquirente ha chiuso il fascicolo già da diverso tempo e una volta che alle persone finite sotto inchiesta è stato notificato l'avviso di conclusione indagine, in Procura sono state presentate memorie difensive e in alcuni casi gli indagati si sono fatti interrogare. Durante le audizioni i medici hanno respinto le accuse, offrendo una versione dei fatti al vaglio degli inquirenti. La parola passa al pm che potrà archiviare oppure chiedere il rinvio a giudizio, e in quel caso sarà fissata l'udienza preliminare davanti al gup.

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