Il mistero si infittisce. Ieri mattina l'ultimo inquietante ritrovamento sulla scogliera a Foce Verde, al Lido di Latina. Il mare era agitato, la spiaggia piena, bambini, ragazzi e animatrici di una colonia estiva stavano facendo una bella passeggiata lungo la riva prima di concedersi il parkour. Ancora non si era spento l'eco della scoperta di qualche ora prima di un fegato tra le onde, con i commenti e le ipotesi più svariate, che un bambino mentre camminava sugli scogli si è fermato e ha chiamato tutti.
«Ha visto quello che sembrava qualcosa da mangiare avariato, ci siamo avvicinati e abbiamo capito che invece era un tessuto di un organo».
Thaira Pezzoli, 37 anni, titolare di un doposcuola a Latina e in colonia con bambini e ragazzi, nel giro di 48 ore si è ritrovata catapultata in una situazione che ha dell'incredibile: sempre lei il giorno prima aveva scoperto il fegato che galleggiava in acqua. Due organi sono stati ritrovati in un fazzoletto di pochi metri quadrati al Lido di Latina. Il primo ritrovamento nell'acqua durante il bagno, quando a pochi metri dalla riva c'era un fegato, e poi un rene sugli scogli. Le indagini della Guardia Costiera sono serrate per capire un punto fondamentale di questa storia: se i resti possano essere umani o di origine animale.