Sviluppi
14.04.2023 - 11:35
Ruota attorno all'analisi della video sorveglianza della villetta di via De Santis, a Borgo Isonzo, l'indagine sull'attentato esplosivo consumato due notti fa. I poliziotti intervenuti per i primi accertamenti hanno sequestrato un contenitore, simile a una tanica, presumibilmente utilizzato dall'autore del gesto intimidatorio per versare il liquido accelerante sul muro di cinta dell'abitazione, ma solo i filmati registrati dalle telecamere installate lungo la recinzione potranno chiarire le modalità dell'inquietante episodio, oltre a rivelare dettagli sullo sconosciuto che ha agito. Perché il contenitore acquisito dalla Polizia giustifica la fiammata che ha danneggiato la parete, ma non il forte boato sentito da più di un residente nel cuore della notte.
Gli accertamenti degli investigatori della Questura si muovono in più direzioni, anche e soprattutto per inquadrare il possibile movente che si nasconde dietro l'attentato, per poi risalire all'ambiente criminale da cui è maturata l'azione intimidatoria. A indirizzare le indagini è il ruolo del trentenne che vive in quella villetta con la compagna e i loro figli, un soggetto arrestato in passato per una cessione di droga e considerato vicino alla malavita latinense: la notte in cui è stato consumato lo sgarro lui non era in casa, si trovava all'estero, ma ieri era già rientrato e si è presentato in Questura. Gli investigatori della Squadra Mobile lo hanno ascoltato a lungo, ma sembra che il trentenne non sia stato in grado di fornire alcuna spiegazione, sostiene di non avere avuto dissidi tali da giustificare un episodio simile.
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