Fino a ieri notte Dragos Daniel Marcu si nascondeva ancora a Latina Scalo. Mentre gli investigatori della Polizia gli davano la caccia, il trentenne romeno sospettato di avere aggredito una coppia di adolescenti all'interno dell'Intermodale - sequestrando la ragazza con lo scopo forse di abusare sessualmente di lei - poco prima dell'alba di ieri è riuscito a rubare un'auto nella zona della stazione ferroviaria, impossessandosi dell'utilitaria di un dipendente dell'hotel antistante al terminal. Come sia potuto entrare nella struttura ricettiva non è ancora chiaro, la vicenda è al vaglio degli stessi detective della Questura, ma per tutta la giornata di ieri il lavoro dei poliziotti si è concentrato soprattutto sulle ricerche del fuggitivo, estese ovviamente in un raggio più ampio alla luce della mossa inattesa dello straniero.

Ciò che è successo all'interno dell'Hotel Excelsior è piuttosto singolare, ma va inquadrato nel contesto nel quale si è mosso il fuggiasco fino all'alba di ieri: pur nascondendosi dalle forze di polizia, potrebbe essere riuscito a incontrare delle persone che non sapevano dei sospetti concentrati su di lui. Del resto fino a ieri mattina non era ancora nota l'identità del ricercato e qualcuno che conosce il romeno potrebbe averlo aiutato in buona fede, ovvero senza essere al corrente del fatto che le ricerche si stessero stringendo attorno a lui.

Fatto sta che tra la notte e l'alba di ieri il trentenne è riuscito a introdursi nell'hotel, che aveva frequentato potendo contare sulla conoscenza di un paio di dipendenti della struttura ricettiva: l'ultima volta era stato lì qualche settimane fa, come documenta un selfie condiviso attraverso uno dei profili facebook a lui riconducibili, una foto scattata dal tetto dell'albergo. Proprio uno di questi, che evidentemente lavorava ieri nella fascia oraria compatibile con la sottrazione del veicolo, sarebbe la vittima del furto dell'auto, un'utilitaria di colore scuro che lo straniero ha fatto sparire senza che il proprietario si rendesse conto di nulla, se non quando è andato a riprenderla. Dopo i dubbi iniziali sulla paternità del reato, gli investigatori hanno acquisito elementi che hanno permesso di concentrare i sospetti sullo stesso romeno ricercato per i fatti di due notti prima nell'ex Zuccherificio di via delle Industrie.

Intanto sia le pattuglie della Squadra Volante che le auto "civetta" della Squadra Mobile non hanno mai smesso di passare al setaccio i luoghi abitualmente frequentati dallo straniero e più in generale tutte le possibili vie di fuga utilizzate per allontanarsi da Latina Scalo. Nell'arco della giornata di ieri gli investigatori della Questura hanno stretto ulteriormente le maglie attorno al fuggiasco, monitorando i soggetti che frequentava e altre persone alle quali sarebbe potuto rivolgersi in cerca di un nascondiglio o supporto logistico. I poliziotti contano in un passo falso del romeno, pronti a catturarlo non appena dovesse uscire allo scoperto in cerca di sostentamento.