Cronaca
11.05.2023 - 20:00
Proseguono le indagini dei carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia, per ricostruire l'episodio avvenuto lunedì scorso all'uscita dell'istituto superiore Antonio Meucci, dove tre ragazze di 14 anni che frequentano il biennio superiore hanno aggredito colpendolo ripetutamente una coetanea, che ha dovuto rivolgersi al pronto soccorso della casa di cura Città di Aprilia per le cure mediche del caso. Solo sette giorni di prognosi per lei, perché fortunatamente in seguito all'aggressione non avrebbe riportato ferite gravi. Tuttavia l'episodio desta allarme, perché a quanto pare non si è trattato di un caso isolato ma di una aggressione giunta dopo che gli screzi tra le tre ragazze e la compagna di scuola proseguiranno da tempo. Oltre alla denuncia dei genitori della giovane, i militari della caserma di via Tiberio hanno raccolto anche una segnalazione da parte dell'istituto superiore Antonio Meucci. Interpellata sul punto la dirigente scolastica la professoressa Laura De Angelis ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione, ritenendola inopportuna in ragione delle indagini in corso, della giovane età delle persone coinvolte, tutte minori e dell'esigenza di fare chiarezza sull'episodio di lunedì, a quanto pare cagionato da una lite esplosa per futili motivi, ma soprattutto sulla circostanza dei precedenti che sembrano configurare uno scenario diverso ascrivibile forse come un episodio di bullismo consumato tra i banchi di scuola. «E' sicuramente grave e preoccupante - ha dichiarato la candidata sindaca Luana Caporaso - ciò che è successo nei giorni scorsi fuori dal liceo Meucci. E io penso che chiami in causa tutti e tutte noi, anche e soprattutto chi si candida a guidare la città. Non basta semplicemente punire fatti e comportamenti violenti. "Per crescere un bambino serve un villaggio intero" recita un bel proverbio africano. Io sono convinta che occorra partire da questo. Un approccio educativo, capace di coinvolgere tutta la città. Per questo, dal 16 maggio voglio lavorare alla creazione di un tavolo unico permanente con le realtà del Terzo Settore della città. E scommettere con forza sui Patti Educativi di Comunità, strumento già sperimentato nella nostra città, che chiede incontri periodici, insieme a tutte le agenzie educative del territorio, dalla scuola alle famiglie, dalle società sportive alle associazioni cittadine».
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