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Il caso

Metropolitana bis, un carico di dubbi

Prosegue l'iter per il nuovo sistema di trasporto di massa tra Latina e la stazione, ma il centrodestra ancora non si esprime

Metropolitana bis,  un carico di dubbi

Sono passati quasi venti anni da quando fu messo in piedi il progetto della metropolitana leggera, un termine che è stato il simbolo, fino ad oggi di danni, di contenziosi e di un percorso perdente. E non è facile pensare che con un altro progetto si riuscirà nell'impresa di dare una mobilità adeguata e sopperire alla carenza di collegamenti tra la città e la stazione: il Comune con le basi gettate dall'ex amministrazione Coletta, si mise su questa strada 4 anni fa per ricavare qualcosa di buono da quel percorso perché se la nuova opera messa in campo verrà realizzata, permetterà di non perdere 82 milioni del Cipe, la parte di finanziamento pubblico che era destinato in modo vincolato al progetto della metro tranvia voluta da Zaccheo.

Oggi gli uffici lavorano per portare avanti questa strada amministrativa e per riconvertire quel progetto in un sistema di trasporto di massa che dovrà collegare la stazione e la città: l'ultimo atto approvato in questa direzione è stato quello di affidamento del servizio, con determina dirigenziale, per la redazione del servizio di progettazione tecnico-economica del sistema di trasporto di massa, al raggruppamento temporaneo di imprese costituito da "TECNOSISTEM S.p.A", "ONEWORKS S.p.A" e "TRTINGEGNERIA s.r.l", per un importo complessivo di 509mila euro. Il tutto per progettare un'opera di collegamento tra l'area della stazione ferroviaria e la città, suddiviso in due tratte: Latina Scalo – Autostazione, Autostazione – Quartieri ex Q4 e Q5 un tracciato che parte inizialmente come linea ferroviaria e tranviaria lungo Viale Le Corbusier, successivamente dal quartiere Nuova Latina (ex Q4) raggiunge Borgo Sabotino per poi percorrere il litorale lungo il canale Colmata e ritornare al Nuova Latina. Un progetto di "inversione modale" per realizzare una vera e propria stazione ferroviaria in centro che consentirebbe alla città di connettersi direttamente al sistema di mobilità su ferro regionale e nazionale.

Il servizio oggetto della gara consiste nella redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica ma comprende anche la progettazione architettonica di massima per la definizione dell'uso degli spazi interni ed esterni per l'ammodernamento dell'autostazione e del deposito.

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