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Muore a 23 anni dopo l'intervento chirurgico, aperta l'indagine

La vittima è Andrea Di Mascolo. Era stato sottoposto ad un intervento in una clinica privata di Roma. Città sbigottita, tanti gli striscioni affissi in sua memoria

Muore a 23 anni dopo l'intervento chirurgico, aperta l'indagine

Uno striscione affisso tra le strade della città

Sgomento e dolore collettivo, a Itri, alla notizia del decesso a Roma di Andrea Di Mascolo, studente 23enne del posto. Il giovane, dal brillante curriculum scolastico, coetaneo e amico di studi di Chiara Saccoccio, stroncata, a febbraio, da un tumore, ha trovato la morte presso il Policlinico Umberto I della Capitale, dove era stato trasferito al termine di un intervento subito un paio di giorni prima in una struttura privata cui la famiglia si era rivolta anche per la presenza tra i suoi operatori di un luminare gastroenterologo.
Secondo le prime sommarie notizie acquisite, pur nel comprensibile riserbo in cui si è chiusa la famiglia, distrutta dal dolore per il decesso di Andrea, gemello di un altro figlio dei genitori molto conosciuti e, soprattutto, tanto apprezzati in paese, si è appreso che il giovane si era risvegliato dall'intervento chirurgico cui era stato sottoposto pochi giorni fa, ma un improvviso aggravamento nelle sue condizioni di salute ne aveva consigliato l'urgente trasferimento presso l'ospedale "Umberto I" in quanto la struttura privata non era dotata della sala di rianimazione necessaria, in questi casi, per gli interventi di massima urgenza come quelli necessari per fronteggiare la gravità della situazione. Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi messi in atto dagli operatori della struttura pubblica, Andrea ha cessato di vivere dopo qualche giorno. Comprensibile, a questo punto, il disciplinare che regola il "post mortem" per cause ancora ignote e sulle quali dovranno far luce ora gli inquirenti chiamati a svolgere le necessarie indagini prima di concedere la liberatoria per il rilascio della salma, per la cui consulenza nella fase dell'autopsia e del successivo rituale che porterà al rito esequiale, la famiglia ha chiesto l'assistenza all'Antica impresa Salvatore Salemme di Gaeta dalla quale sta anche provenendo il supporto psicologico ai familiari distrutti da una dipartita terrena tanto prematura e, soprattutto, dalle cause ancora avvolte dal mistero.
Le uniche notizie certe che provengono da Roma parlano di tempi "non brevi" per quanto riguarda la conclusione della fase inquirente, mentre un intero paese, commosso, si chiede perché Itri debba pagare un prezzo così elevato, in termini di giovani vite stroncate tanto prematuramente. E le commosse attestazioni di vicinanza solidale alla famiglia sono giunte già con i primi striscioni fissati nella piazza centrale del paese con cui compagni di studio e amici hanno voluto attestare il loro dolore e la vicinanza alla famiglia.

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