Il fatto
08.09.2023 - 12:00
Tutto prescritto: la melassa dei rapporti politico-economici che è stata alla base dell'inchiesta penale denominata «Olimpia» non avrà alcuna conseguenza sul piano delle responsabilità erariali. Le motivazioni con cui la Corte dei Conti ha dichiarato la prescrizione per tutti i citati nel giudizio sono più di una, ma la più importante è il ritardo col quale si è arrivati alla denuncia del possibile danno erariale nei confronti dell'ente. L'azione di accertamento contabile è partita infatti soltanto a maggio del 2022 per anomalie troppo remote e che, comunque, potevano essere sollevate prima. Il giudizio era stato promosso dalla Procura regionale contro Ventura Monti, Alfio Gentili, Nicola Deodato, Giovanni Di Giorgi, Giuseppe Di Rubbo, Pasquale Maietta e Vincenzo Malvaso. Nel procedimento era intervenuto anche il Comune di Latina, il soggetto che in base alle contestazioni risultava essere stato danneggiato.
Alla base del procedimento «un'ipotesi di responsabilità amministrativa scaturente dalle condotte, oggetto anche di indagini penali (cosiddetta inchiesta "Olimpia"), dei convenuti, in qualità di amministratori, dirigenti e funzionari del Comune di Latina. Più nello specifico, ad avviso della Procura, prendendo le mosse dalle risultanze delle indagini penali e dal materiale probatorio in esse raccolto... sarebbero emerse due distinte voci di danno erariale: la prima riguardante pagamenti ritenuti illegittimi, da parte del Comune di Latina e in favore della U.S. Latina Calcio s.r.l. di alcune spese che sarebbero invece spettate a quest'ultima, in virtù del contratto di concessione che attribuiva alla stessa la gestione dei campi di calcio e delle relative infrastrutture di proprietà comunale; la seconda attiene, invece, alla spesa ritenuta inutile derivante dall'approvazione di piani particolareggiati poi annullati, perché in contrasto con la normativa generale».
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