20.09.2023 - 18:30
Minaccia di uccidere i genitori con un coltello, ma il padre riesce ad avvisare i Carabinieri che dopo averli raggiunti, mettono al sicuro i familiari e fermano il ragazzo in preda agli effetti di un mix di droghe ed alcol. E' successo Sezze sabato pomeriggio
Una lite violenta degenerata nel giro di pochi minuti ha costretto un genitore di Sezze ad allertare il 112 e a chiedere l'immediato intervento per sedare l'atteggiamento aggressivo di un figlio divenuto ormai incontrollabile.
E' avvenuto intorno alle 18. Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo 27 enne, era sotto l'effetto di un pericoloso mix di alcol e di sostanze stupefacenti, quando ha prima tentato di aggredire con un coltello il proprio genitore, e poi ha minacciato i carabinieri.
Il padre purtroppo non era riuscito a calmarlo ed inutili erano stati i suoi tentativi di farsi consegnare l'arma con cui lo stava minacciando.
L'uomo, anch'egli molto giovane, si è impaurito e, visto l'atteggiamento estremamente minaccioso del figlio, si è deciso a rivolgersi al 112 e chiedere l'immediato aiuto dei Carabinieri per tentare di frenare le escandescenze del 27enne.
Sul posto nel giro di pochi minuti sono riusciti ad intervenire, i Carabinieri, inviando personale della Sezione Radiomobile della Compagnia di Latina insieme ai carabinieri della stazione di Sezze che hanno trovato il ragazzo mentre era nel piano intermedio del palazzo a petto nudo, con dei pantaloni corti, neri, e piedi scalzi. Alla vista degli uomini dell'Arma il 27enne, ancora armato di un coltello, ha iniziato ad inveire minacciando di morte anche i Carabinieri: «Se vi avvicinate vi ammazzo!» ha gridato più volte, continuando a dare in escandescenze, fino a quando i militari hanno estratto il Taser elettrico (o dissuasore elettrico) e gli hanno intimato di desistere. Chiesto contemporaneamente l'intervento degli uomini del 118 che sono sopraggiunti per placare lo stato di alterazione del giovane che non smetteva di essere minaccioso.
L'accusa per il ragazzo è maltrattamenti, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Ieri nel corso della convalida - davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese - il giovane ha chiesto scusa per quello che ha fatto.
Solo un anno fa un episodio analogo era accaduto nel centro storico di Sezze. In quel caso un ragazzo aveva minacciato di morte sua madre, ed anche in quel caso i genitori furono costretti a rivolgersi alle forze dell'ordine per sfuggire all'ira del proprio figliolo sotto l'effetto di un mix di stupefacenti ed alcol. A distanza di pochi giorni, giunse a rapinare la farmacia che dista pochi metri da casa sua, venendo subito riconosciuto dal personale medico e dagli avventori.
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