La novità
21.09.2023 - 14:30
Multe da capogiro se si parla al cellulare (senza vivavoce) mentre si guida e stop all'uso degli autovelox per fare cassa. Sono queste le due misure più importanti del decreto che riforma alcune norme del codice della strada e che il Governo ha presentato nei giorni scorsi. Arrivano anche, con il decreto, i controlli a distanza per sanzionare chi non ha dato la precedenza a pedoni e ciclisti ma anche per sanzionare le soste vietate.
Insomma un giro di vite vero e proprio per provare ad arginare l'aumento di incidenti gravi e spesso mortali, sulle strade italiane. Una delle misure più discusse è l'aumento delle multe per chi guida usando il cellulare. La contravvenzione va da 660 euro a 1.697 euro per l'uso dei cellulari alla guida con sospensione della patente da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione. Il ministero delle Infrastrutture spiega che «in caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, già prevista dal codice vigente, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre ad una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell'ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda violazione».
Nel testo approvato dal Consiglio dei ministri si legge poi: «Nell'ottica di regolamentare l'utilizzo degli autovelox, si va verso una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento». Insomma, sarà più difficile avere dispositivi pensati solo per multare gli automobilisti.
Il primo obiettivo delle nuove norme è quello di ridurre gli incidenti, in particolare quelli mortati. Le vittime di incidenti sono state 3.159 lo scorso anno, secondo i dati ufficiali Aci-Istat, in aumento quasi del 10% rispetto al 2021, con la ripresa degli spostamenti dopo la pandemia. E a uccidere sono prima di tutto la distrazione, nel 15% dei casi, il mancato rispetto della precedenza o dei semafori e la velocità eccessiva. Per fermare la strage il governo vuole «tolleranza zero per chi guida drogato o ubriaco». Introduce il divieto assoluto di assumere alcolici a seguito di condanne per reati specifici e l'obbligo di installare un "alcolock", un dispositivo che impedisce al motore di accendersi se il tasso alcolemico del conducente è superiore allo zero. La stretta riguarda anche i neopatentati, a cui sono interdette per 3 anni le auto di grossa cilindrata, e i monopattini per cui scatta l'obbligo di casco, targa e assicurazione.
Ultima novità, i controlli da remoto: «Il ministero delle Infrastrutture comunica inoltre che i controlli a distanza entreranno in vigore anche per la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico».
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