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Multe salate per chi usa il cellulare mentre guida

Decreto del Governo che modifica il codice. Stop anche all'uso degli autovelox solo per fare cassa Misure più drastiche per evitare le stragi sulle strade

Multe  salate per chi usa il cellulare mentre guida

Multe da capogiro se si parla al cellulare (senza vivavoce) mentre si guida e stop all'uso degli autovelox per fare cassa. Sono queste le due misure più importanti del decreto che riforma alcune norme del codice della strada e che il Governo ha presentato nei giorni scorsi. Arrivano anche, con il decreto, i controlli a distanza per sanzionare chi non ha dato la precedenza a pedoni e ciclisti ma anche per sanzionare le soste vietate.


Insomma un giro di vite vero e proprio per provare ad arginare l'aumento di incidenti gravi e spesso mortali, sulle strade italiane. Una delle misure più discusse è l'aumento delle multe per chi guida usando il cellulare. La contravvenzione va da 660 euro a 1.697 euro per l'uso dei cellulari alla guida con sospensione della patente da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione. Il ministero delle Infrastrutture spiega che «in caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, già prevista dal codice vigente, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre ad una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell'ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda violazione».


Nel testo approvato dal Consiglio dei ministri si legge poi: «Nell'ottica di regolamentare l'utilizzo degli autovelox, si va verso una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento». Insomma, sarà più difficile avere dispositivi pensati solo per multare gli automobilisti.
Il primo obiettivo delle nuove norme è quello di ridurre gli incidenti, in particolare quelli mortati. Le vittime di incidenti sono state 3.159 lo scorso anno, secondo i dati ufficiali Aci-Istat, in aumento quasi del 10% rispetto al 2021, con la ripresa degli spostamenti dopo la pandemia. E a uccidere sono prima di tutto la distrazione, nel 15% dei casi, il mancato rispetto della precedenza o dei semafori e la velocità eccessiva. Per fermare la strage il governo vuole «tolleranza zero per chi guida drogato o ubriaco». Introduce il divieto assoluto di assumere alcolici a seguito di condanne per reati specifici e l'obbligo di installare un "alcolock", un dispositivo che impedisce al motore di accendersi se il tasso alcolemico del conducente è superiore allo zero. La stretta riguarda anche i neopatentati, a cui sono interdette per 3 anni le auto di grossa cilindrata, e i monopattini per cui scatta l'obbligo di casco, targa e assicurazione.


Ultima novità, i controlli da remoto: «Il ministero delle Infrastrutture comunica inoltre che i controlli a distanza entreranno in vigore anche per la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico».

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