Il caso
24.09.2023 - 17:30
Una giornata di sole, ideale per andare al mare. Con la moglie ha raggiunto San Felice Circeo, prima gli acquisti in un supermercato, poi il pranzo e il relax in spiaggia. Ma l'amico a quattro zampe è stato lasciato in auto, nel bagagliaio. Sotto il sole, per ore. Il cucciolo, pastore maremmano, ha abbaiato fino a quando le forze glielo hanno permesso, poi è finito in uno stato comatoso. A lanciare l'allarme alcuni passanti che hanno chiamato i vigili del fuoco. Il cane è stato messo in salvo e il suo padrone, un quarantatreenne di Monte San Giovanni Campano, è finito a processo con l'accusa di maltrattamenti di animali. I fatti a luglio del 2019. L'udienza si terrà il 9 gennaio nel tribunale di Latina. Il monticiano, per la sua difesa, si è rivolto all'avvocato Giampiero Vellucci.
La ricostruzione
Quando è tornato verso l'auto, insieme alla moglie, dopo circa cinque ore, il quarantatreenne ha trovato i vigili del fuoco e una folla inferocita. Ha rischiato il linciaggio per aver abbandonato il suo cane in auto, sotto il sole, nel bagagliaio. I fatti il 7 luglio di due anni fa a San Felice Circeo. Stando alle accuse, l'uomo ha lasciato l'animale in macchina. Sono stati alcuni passanti a lanciare l'allarme. Hanno prima sentito l'animale abbaiare insistentemente, poco dopo il silenzio. Quando si sono avvicinati alla vettura, hanno visto il cucciolo in stato comatoso. Quindi la chiamata ai vigili del fuoco che sono prontamente intervenuti per aprire l'auto dove era rinchiuso il cane. Il monticiano è stato, quindi, denunciato per maltrattamenti di animali, per aver lasciato il cucciolo nel bagagliaio dell'auto provocando all'animale ipertermia e ipossia. Il processo inizierà a gennaio del prossimo anno nel tribunale di Latina.
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