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Il fatto

Non gli dà un figlio maschio: 36enne picchia e violenta la moglie

L'uomo riteneva la donna colpevole di aver partorito due femmine e nessun maschio. Ieri in aula l'incidente probatorio

Non gli dà un figlio maschio: 36enne picchia e violenta la moglie

La sua colpa? Non avergli dato un figlio maschio. L'uomo, infatti, non accettava l'idea di doversi "accontentare" di due femmine. Per questo, come emerso nel corso dell'incidente probatorio per violenza sessuale che si è tenuto ieri al Tribunale di Latina, un 36enne di origini indiane e residente a Sabaudia era arrivato a perseguitare la moglie con violenze fisiche e abusi sessuali. Un incubo a cui la donna mise fine denunciando alle autorità i soprusi in casa che era costretta a subire e che portarono, nel maggio scorso, all'arresto dell'uomo.

Davanti al giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone e al pubblico ministero Antonio Sgarrella, la donna ha confermato le accuse sottolineando che le violenze non si erano fermate neanche quando era incinta.
Nemmeno lo "stato interessante", dunque, aveva frenato la furia del marito - difeso dagli avvocati Luca Giudetti e Giuseppina Tenga - che, di fatto, sfogava la sua personale frustrazione incolpando la consorte del mancato arrivo di un erede maschio. Frustrazione che si materializzava con insulti, minacce ma soprattutto con le aggressioni fisiche e con le violenze sessuali.

La moglie era costretta ad avere rapporti forzati - secondo quanto ipotizzato -, veri e propri abusi che alla fine subiva "passivamente" per non rischiare di ricevere altre botte.
La testimonianza in aula della donna è servita alla Procura per raccogliere ulteriori particolari della vicenda da utilizzare nel corso del dibattimento. In attesa del processo, il 36enne resta detenuto in carcere.

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