Il caso
05.10.2023 - 13:00
Furti in serie, oppure uno sfregio? Al momento non è chiaro il motivo, il fatto è che l'altra mattina il presidente dell'associazione "Sbandieratori e Musici di Velletri" recandosi come di consueto presso la sede, ha notato l'assenza di due drappi che ornano l'ingresso della sede dell'associazione.
Sdegno e stupore affidati da Francesco Maria Antonetti ad un post su Facebook: «Nella notte, o, più presumibilmente, nella mattinata di oggi, abbiamo subito il presunto furto di due arredi triangolari di colore rosso e nero, che andavano ad addobbare l'ingresso della sede legale dell'Associazione. La questione non è nuova, visti anche i presunti furti di addobbi commessi negli adiacenti negozi nella nottata di ieri vista la Festa dell'Uva e dei Vini - Città di Velletri, che si sta svolgendo nei giorni di sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre. L'Associazione Sbandieratori e Musici di Velletri vive di volontariato e, come tale, l'opera dei volontari è quella che mantiene vivo il parco arredi e oggettistica dell'associazione, che, comunque, ha un suo costo vivo, e questi costi vengono coperti dall'Associazione con le sue attività. Ogni azione ha una sua conseguenza; non trovo giusto sorvolare sull'accaduto».
La rabbia del presidente Antonetti nasce dal fatto che di fatto i drappi non hanno un valore economico tale da "giustificare" il furto, il che rende molto probabile un gesto di sfregio.
«Questi arredi, stendardi rossi e neri, avranno anche un valore materiale iniquo, il valore simbolico degli stessi, tuttavia, è per noi indubbio. Il valore di lavoro artigianale - essendo stati realizzati dalla responsabile del Corteo Storico Rita Menghini - è un altrettanto indubbio valore di conoscenze, sartoriali e artigianali, che i soldi non potranno mai ripagare. L'Associazione si riserva di perseguire le vie legali al fine di fare massima chiarezza sull'accaduto. Non voglio, tuttavia, pensare a ‘dispettucci' di sorta da parte di qualcuno, vista anche la possibilità, constatato che i nostri contatti associativi sono bene in vista, di poter chiarirsi per telefono e/o chiedere i suddetti arredi in caso di necessità. Provo sincero disprezzo per chiunque abbia sottratto i materiali associativi. Provo sincero disprezzo per chi, in un clima di festa, magari inebriato dall'alcol, persegua la finalità di fare danno a cose non sue, realizzate da volontari, uomini, donne, bambini e bambine che fanno del bene alla città che lui o lei abitano, in nome di un senso di strafotttenza becero ed effimero. Vergognatevi, vergognatevi integralmente e restituite il maltolto, anche in forma anonima. Ma fatelo». La speranza è quella che qualcuno faccia in modo di far ritrovare il maltolto.
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