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Il caso

Scandalo concorsi Asl, padre "controllore" nel concorso del figlio candidato

Nel processo: «Durante l'esame non ho riscontrato anomalie. Mio papà? Non l'ho visto era in un'altra stanza»

Scandalo concorsi Asl, padre "controllore" nel concorso del figlio candidato

Un figlio candidato e il padre, dipendente della Asl, che faceva il controllore durante le prove. E' quello che è emerso ieri nel corso del processo in Tribunale sullo scandalo dei concorsi della Asl. Lo ha riferito un testimone della difesa di Claudio Rainone, un giovane candidato che aveva partecipato alla selezione. «L'ho saputo da mio padre che c'era questo concorso, parlandone con lui», ha detto il ragazzo. «Ricordo che quando si è svolta la prova eravamo in un istituto scolastico di Latina e c'erano più varchi per entrare. Non ho riscontrato anomalie mentre facevo la prova, era tutto in regola».

Ad una domanda della parte civile rappresentata dall'avvocato Giulio Mastrobattista, il ragazzo ha spiegato che il giorno che doveva sostenere la prova scritta c'era anche il genitore nello stesso plesso e che in qualità di dipendente della Asl ricopriva il ruolo di controllore. «Non l'ho visto e non era nella stanza dove io ho sostenuto la prova», ha detto il testimone. A quel punto l'avvocato Mastrobattista ha domandato: «Scusi, non le pare strano che ad un concorso pubblico dove lei era candidato ci fosse a controllare suo padre?», il presidente del Collegio penale, ha ritenuto che la risposta fosse superflua e alla fine l'esame del testimone è terminato.

Ieri è emerso questo nuovo risvolto nel processo sullo scandalo dei concorsi. Ha deposto poi un altro testimone, anche lui era un candidato, anche lui testimone della difesa di Rainone.

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