Cronaca
15.10.2023 - 14:00
Si chiamava Zef Celi il pensionato originario dell'Albania travolto da un automobilista lungo via dei Volsci a Velletri mercoledì scorso. Il conducente della Golf, il 47enne S.O. è formalmente indagato per omicidio stradale e la Procura veliterna ha deciso di disporre un esame autoptico per confermare che il decesso dell'anziano - che vivendo in Italia da oltre trent'anni aveva la cittadinanza italiana - sia stato dovuto ai gravissimi politraumi riportati in seguito al sinistro.
Come conferma la società che assiste la famiglia della vittima, Studio3A-Valore S.p.A l'incarico sarà conferito mercoledì 18 ottobre, alle ore 12, presso gli uffici giudiziari di piazza Falcone, al medico legale dott.ssa Lucilla De Luca, che poi procederà a seguire con l'esame. La parte offesa parteciperò a questa fase medico-legale con il dottor Antonio Grande e l'avvocato Lorenzo Marcovecchio del Foro di Isernia.
L'investimento mortale si è verificato nella serata di mercoledì scorso, erano circa le 19 quando all'incrocio tra viale Roma e via Madre Teresa di Calcutta, la vittima aveva iniziato ad attraversare la carreggiata e aveva quasi completato l'attraversamento quando l'auto lo ha falciato. Si deve accertare cosa abbia distratto o impedito al conducente di accorgersi del pedone e di frenare. L'83enne è stato sbalzato sull'asfalto e le sue condizioni sono apparse da subito gravissime. Eè deceduto poco dopo il trasporto in ospedale nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita.
Gli agenti della Polizia locale di Velletri, che hanno effettuato i rilievi, hanno posto sotto sequestro la Golf e inviato la notizia di reato in Procura. La famiglia e chi conosceva la vittima adesso attendono la data dei funerali, poi attenderanno le risposte dall'inchiesta su questa ennesima tragedia della strada. I responsabili di Studio3A hanno anche nominato un proprio consulente tecnico cinematico nel caso in cui il Pm intenda affidare pure una perizia per accertare la dinamica, le cause e le responsabilità dell'investimento di Zef Celi.
Emergono quindi delle novità in merito alla vittima che prima della pensione, in Patria, aveva raggiunto anche il grado di generale. Aveva lavorato per 25 anni nei Servizi Segreti albanesi e nel 1991 era giunto a Velletri dove aveva lavorato a lungo come interprete presso il Ministero degli Interni e la Questura di Roma e svolgeva tuttora l'incarico di consigliere dell'ufficio esterno del Vaticano per due cardinali.
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