Cerca

Il caso

L'abuso nell'oasi mai demolito

Il manufatto si trova a pochi metri dai giardini di Ninfa in un'area sottoposta a vincolo

L'abuso nell'oasi mai demolito

Avevano realizzato un manufatto totalmente abusivo in un'area soggetto a vincolo paesaggistico in quanto si ritrova a ridosso (e non dentro) del Giardino di Ninfa. A distanza di undici anni dalla scoperta fatta dai carabinieri della Forestale, il Comune di Cisterna, attraverso l'ufficio tecnico del settore 3, ha irrorato una sanzione amministrativa davvero salata ai due proprietari del terreno in questione, di ben 20mila euro, poiché ad oggi quell'abuso non è mai stato demolito come stabilito dalla prima ordinanza scaturita subito dopo il sopralluogo. Siamo a luglio del 2012 quando il nucleo Forestale di Cisterna accerta nella zona tra l'oasi di Ninfa e il canale delle acque medie (nel territorio di Doganella), il manufatto abusivo formato da quattro diversi vani per un totale di 84 mq (alto 2.5 metri), edificato in parte in cemento.
Nonostante siamo all'esterno del giardino (lo ricordiamo per rigore di cronaca), l'area circostante ai famosi giardini è soggetta ad un rigido vincolo proprio per preservare il delicato ecosistema di Ninfa. Normative delle quali i due proprietari de terreno in questione non hanno tenuto conto, decidendo di realizzare il manufatto senza alcuna autorizzazione. E quando i carabinieri il 27 luglio 2012 hanno contestato l'abuso, è scattata l'ordinanza di demolizione. Ma quanto stabilito su quell'atto non è mai stato eseguito. Così nelle scorse giornate il dirigente del settore 3 ha firmato un'altra ordinanza che ingiunge i proprietari al pagamento della sanzione pecunaria di 20mila euro (il massimo che si poteva dare), entro i sessanta giorni dalla notifica, per non aver ottemperato alla demolizione della struttura entro i novanta giorni dalla prima ordinanza.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione