Giudiziaria
01.11.2023 - 10:30
Una sentenza arrivata ora dopo sette anni di causa, di attesa. Il Tribunale di Cassino ha condannato l'Inail a erogare a Ornelia Matrullo, vedova dell'operaio di Gaeta Luigi Mitrano, morto per un tumore al polmone per esposizione all'amianto, l'indennizzo consistente nella rendita di circa 1500 euro mensili, con tutti gli arretrati maturati dalla morte, per una cifra complessiva di 150 mila euro. Tutto è partito dal ricorso della moglie in cui dichiarava che l'uomo , da novembre 1963 a gennaio 1967 è stato alle dipendenze di Ferrovie dello Stato S.p.A., con la qualifica di operatore di passaggio a livello nella stazione Ferroviaria di Gaeta, successivamente alle dipendenze di Agip Petroli S.p.A. (già S.p.A. Gaeta Industrie Petroli), con la qualifica di operaio addetto al reparto movimentazione e miscelazione. Per tutto il periodo alle dipendenze di Ferrovie dello Stato ha svolto le sue mansioni di operatore di passaggio a livello presso la Stazione Ferroviaria di Gaeta, occupandosi della manovra delle barriere, di verificare l'integrità e la piombatura dei piombi ad aletta numerati, controllare il buon funzionamento degli impianti sonori e della segnaletica, ispezionare che le aree di arrivo e partenza dei treni fossero sgombre da oggetti e persone. Poi per il periodo di lavoro alle dipendenze di Agip Petroli S.p.A., da gennaio 1971 a maggio 1985, ha svolto la mansione di operaio addetto alla movimentazione e miscelazione, occupandosi della etilazione della benzina (ossia dell'aggiunta a questa di piombo tetraetile per aumentarne il potere antidetonante), della misurazione della quantità e della consistenza degli idrocarburi nei serbatoi (ciò avveniva per tramite di una sonda che lo stesso doveva posizionare sul fondo dei serbatoi e quindi sporgersi ed inalare tali sostanze nocive), e controllare lo scarico e carico delle cisterne. Erano quelle dunque le concrete mansioni di Mitrano, che comportavano una chiara interazione con materiali di amianto, tra i quali guanti, tubazioni in amianto.
Nel lungo ricorso della signora Matrullo, 92 pagine e 46 allegati, la via Crucis del povero Mitrano negli ospedali, nelle cliniche, i tanti accertamenti e visite ai quali si è sottoposto: il cancro del polmone, gli fu diagnosticato nell'estate del 2015, cui fece seguito un anno di agonia e il decesso tra atroci sofferenze nel febbraio 2016 a Formia.
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