Il fatto
05.12.2023 - 08:30
Inizia a prendere forma l'indagine della Guardia di Finanza sull'operato di alcuni dipendenti della società Acqualatina, il gestore del servizio idrico dell'ambito territoriale che comprende la provincia di Latina e i territori del litorale romano, Anzio e Nettuno. Nella giornata di ieri i finanzieri hanno fatto irruzione nella sede della Spa a Nettuno, per una nuova perquisizione dopo quella di due settimane fa negli uffici di viale Le Corbusier a Latina, ovvero per acquisire documentazione e interrogare diverse persone informate sui fatti tra i dipendenti, con l'obiettivo di chiarire episodi di sottrazione di acqua e agevolazioni a singoli privati. Sono state le Fiamme gialle del nucleo mobile della Compagnia di Nettuno a intervenire nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Velletri.
L'interesse degli investigatori della Guardia di Finanza si sarebbe concentrato sugli affidamenti di lavori e servizi a società esterne, quindi le perquisizioni erano finalizzate alla ricerca e acquisizione di atti. Si tratta di un nuovo filone dell'inchiesta già in corso, quella avviata dalla Procura di Latina, per fare chiarezza sui presunti illeciti compiuti da alcuni dipendenti della società Acqualatina che avrebbero tratto vantaggio nell'attività di stralcio delle cartelle esattoriali, in cambio di trattamenti di favore nei riguardi di alcuni utenti.
Con la perquisizione di ieri emergono anche i nomi dei primi indagati. A finire sotto inchiesta è il dipendente di Acqualatina Vincenzo Capolei, fratello del consigliere regionale Fabio Capolei, che compare nel decreto di perquisizione insieme alla figlia, che lo avrebbe aiutato in uno degli episodi ricostruiti dagli investigatori: gli indagati avrebbero ricevuto somme di denaro da più persone in cambio di favori.
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