Il caso
08.12.2023 - 11:30
Cadono le accuse davanti ai giudici della Corte d'Appello di Roma nei confronti di un uomo di 53 anni di Latina. Doveva rispondere di lesioni personali aggravate.
I fatti contestati erano avvenuti nel capoluogo pontino e risalgono a 5 anni fa. In primo grado l'uomo era stato condannato a undici mesi per il reato di lesioni nei confronti della ex compagna che lo aveva denunciato. La donna aveva chiesto alla Procura l'esercizio dell'azione penale. Gli investigatori una volta ricostruiti fatti, avevano contestato l'aggravante di aver commesso il fatto davanti alla figlia minore della coppia.
Sempre in primo grado per l'imputato era arrivata l'assoluzione invece dal reato di maltrattamenti. Inoltre il Tribunale aveva disposto il risarcimento di 4mila euro.
Una volta depositate le motivazioni della sentenza dal giudice monocratico Simona Sergio, l'avvocato che assiste l'uomo ha impugnato il ricorso in Corte d'Appello che si è concluso con una sentenza di assoluzione anche per il reato di lesioni. Il 53enne è uscito di scena dalle accuse contestate, annullate le statuizioni alle parti civili.
Era stata la Procura di Latina a disporre il giudizio immediato, (un rito previsto dal codice sulla scorta degli elementi raccolti) e il processo si era concluso il 17 luglio del 2019 con la sentenza. Nel corso della sua requisitoria la pubblica accusa aveva ricostruito i fatti e aveva chiesto la condanna dell'imputato a un anno e nove mesi.
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