Il caso
11.12.2023 - 13:00
Nel 2016 una rivista specializzata lo aveva definito uno degli imprenditori più illuminati del settore itticoltura e tra i più importanti operativi su Gaeta e nel Lazio. Ora Pietro Lococo, 63 anni, romano, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l'accusa di truffa in danno dell'Unione Europea per un ammontare calcolato in 4,5 milioni di euro. Contestazione che oltre a Lococo coinvolge altri due imprenditori. I soldi sono stati incassati dai tre indagati, attraverso le amministrazioni regionali di Sicilia, Toscana e Lazio, ma, secondo l'accusa, senza averne diritto. Ad eseguire i provvedimenti cautelari personali e reali sono stati i finanzieri del comando provinciale di Trapani, su ordinanza del gip di Tivoli emesso dietro conforme richiesta della Procura Europea di Palermo e Roma. Per Lococo sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre sono stati sottoposti ad obbligo di dimora Paolo De Marzi e Libero Dipaola. La misura cautelare reale sui conti è pari a 4,5 milioni di euro, l'ammontare della contestata truffa. Al centro della indagine del nucleo di polizia economico-finanziario di Trpani ci sono i contributi a fondo perduto del Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca del periodo 2014-2020.
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