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La sentenza

Latina, paziente ucciso nella casa di risposo: l'imputato non è punibile

L'esito della perizia; incapacità irreversibile di partecipare al processo

Latina, paziente ucciso nella casa di risposo: l'imputato non è punibile

Non doversi procedere per incapacità irreversibile di partecipare al processo. E' quello che ha deciso oggi pomeriggio il giudice del Tribunale di Latina Mario La Rosa nei confronti di Mario Zampierollo, 67 anni, di Latina,  accusato di aver ucciso al termine di una aggressione Enrico Tamburrino, un paziente di 85 anni, ricoverato anche lui in una struttura sanitaria del capoluogo.

Il reato ipotizzato era quello di omicidio preterintenzionale. Oggi in aula nel corso dell'ultimo atto dell'udienza, anche il pm Marco Giancristofaro aveva chiesto il non luogo a procedere per la non punibilità e l'incapacità di intendere e di volere al momento del fatto. La conclusione a cui era arrivato uno psichiatra che è stato ascoltato è stata inequivocabile: l'uomo è affetto da una patologia psichica e ha una demenza.

Al termine della camera di consiglio il giudice ha letto il dispositivo e ha emesso la sentenza:  L'imputato difeso dagli avvocati Gianni Lauretti e Pier Giorgio Marinelli non è punibile. I fatti contestati avvenuti nel maggio del 2021, le indagini erano state condotte dai Carabinieri del Nas e dalla Squadra Mobile che avevano ipotizzato il reato di omicidio preterintenzionale. 

incapacità irreversibile di partecipare al processo

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