Il punto
03.01.2024 - 13:15
L'ultima volta in cui abbiamo trattato la questione del sovraffollamento al Pronto Soccorso del Santa Maria Goretti è stato il 26 dicembre, quando nel presidio di prima assistenza dell'ospedale del capoluogo si contavano più di 130 pazienti, tra quelli ammassati tra stanze e corsie e chi era ancora in attesa nella sala dell'accettazione.
Non era andata meglio nei giorni precedenti, e allo stesso tempo un contesto praticamente simile si è vissuto anche a seguire: una situazione ormai al limite. Della questione continuano ad occuparsene i sindacati, nello specifico la Cisl-Fp che - ad inizio anno - ha inviato alla direzione dell'azienda sanitaria locale una nota esprimendo tutte le proprie preoccupazioni per una condizione che si ripete quotidianamente, chiedendo anche un incontro urgente per affrontare problematiche e possibili soluzioni. «Il contesto generale merita un'analisi attenta - ha sottolineato il segretario provinciale della Cisl-Fp, Emiliano Milani - Purtroppo la problematica non è legata soltanto alla carenza di personale, ma anche e soprattutto alla mancanza delle risorse logistiche».
Tradotto in soldoni: c'è bisogno di più spazi. «Abbiamo chiesto di essere convocati dall'azienda - ha aggiunto Milani - La questione deve essere analizzata a 360 gradi, toccando non solo il tema del sovraffollamento ma anche i motivi che lo causano. Perché al Pronto Soccorso del Goretti arrivano tutti questi pazienti? (Una parte - in realtà - non avrebbe bisogno delle cure ospedaliere».
Una soluzione (possibile) potrebbe essere l'allestimento di percorsi ad hoc in aggiunta a quelli tradizionali, già esistenti. La richiesta d'incontro urgente è stata inoltrata (alla Asl) dalla Cisl-Fp per «fare seguito alle numerose segnalazioni pervenute dai nostri delegati ed iscritti che sollecitano un incontro urgente al fine di mettere in campo tutti gli strumenti organizzativi necessari ad arginare il problema del sovraffollamento e del boarding del Pronto Soccorso - si legge nel documento - Anche se molto è stato fatto per i Pronto Soccorso a partire dal potenziamento del personale Oss, come da nostre richieste, ad oggi molti problemi rimangono irrisolti. Il dilemma poggia su una sproporzione incredibile tra la domanda sanitaria, (numero di pazienti in attesa e in carico, ndr) le risorse professionali e le risorse logistiche ormai sovrasfruttate da tempo. In pochissimi metri quadri del Pronto Soccorso ci sono stabilmente 150 pazienti, da dover curare, senza la possibilità per i lavoratori di muoversi tra una barella ed un'altra, e l'allocazione dell'Holding area proprio all'interno del presidio non ha giovato in termini di spazi utili né al personale sanitario né agli utenti. Inoltre - si legge ancora nella nota della Cisl-Fp - in seguito alle segnalazioni di sovraffollamento le attività volte a "decongestionare" il Pronto Soccorso non forniscono soluzioni tangibili».
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