Cerca

Il fatto

Processo Scarface, pene dimezzate per il clan Di Silvio in Appello

Nei confronti di alcuni imputati regge l'aggravante del metodo mafioso

Processo Scarface, pene dimezzate per il clan Di Silvio in Appello

Pene dimezzate in Corte d'Appello nel processo Scarface, nei confronti dei componenti del clan Di Silvio, riconducibili a Giuseppe «Romolo» il cui iter processuale è stato diverso. Ieri pomeriggio i giudici della terza sezione penale della Corte d'Appello, hanno ridotto sensibilmente le condanne di primo grado per i 19 imputati che avevano scelto il rito abbreviato.

Quasi un anno fa ammontavano a 161 gli anni complessivi inflitti dal giudice Aldo Giannetti. Ieri le condanne totali si sono abbassate e arrivano a 80 anni.
Alcuni imputati hanno scelto il concordato, (un istituto giuridico che prevede alle parti di concordare sull'accoglimento dei motivi di appello con sconti di pena) altri invece non lo hanno accettato, le condanne sono state ridotte.
Al termine della camera di consiglio i giudici della Corte d'Appello hanno preso atto del concordato e hanno ridotto la pena.

Condannati gli imputati alla rifusione in favore delle parti civili: il Comune di Latina, l'Associazione Antonino Caponnetto, Emilio Pietrobono, un collaboratore di giustizia che si era costituito.

Tutti gli imputati erano chiamati a rispondere a vario titolo di associazione a delinquere ed ad alcuni era stata contestata l'aggravante delle modalità del metodo mafioso, traffico e spaccio di stupefacenti, estorsione.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione