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Il fatto

Droga, operazione Polo Ovest: sgominata la maxi rete della produzione e del traffico

Sotto scacco due gruppi criminali della Sardegna. Ai domiciliari il 55enne fondano Marco Di Meola e denunciato un 41enne terracinese

Droga, operazione Polo Ovest:  sgominata la maxi rete della produzione e del traffico

L’operazione “Polo Ovest” è scattata all’alba di oggi: in azione i carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, con il supporto delle Stazioni competenti per territorio e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sardegna”, per dare esecuzione a 21 misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Cagliari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nell’ambito di una complessa indagine su due distinti gruppi criminali dediti al traffico di stupefacenti, operativi in Sardegna e con legami sulla penisola. Un blitz culminato con 10 custodie cautelari in carcere, 6 arresti domiciliari e 5 obblighi di dimora, eseguiti nelle province di Sassari, Nuoro, Cagliari, Bergamo, Novara e Latina. Coinvolti, per la nostra provincia, il 55enne fondano Marco Di Meola, finito ai domiciliari, e un 41enne di Terracina, unico denunciato a piede libero.


L’attività investigativa, avviata nel 2019, ha consentito di documentare un articolato sistema criminale impegnato nella produzione, importazione e distribuzione di cocaina e marijuana su larga scala. Le indagini, condotte mediante intercettazioni, pedinamenti, sequestri mirati, accertamenti patrimoniali e acquisizioni di chat tramite rogatoria internazionale ed Europol, hanno delineato due associazioni per delinquere autonome ma di fatto interconnesse.


Le indagini, condotte mediante intercettazioni, pedinamenti, sequestri mirati, accertamenti patrimoniali e acquisizioni di chat tramite rogatoria internazionale ed Europol, hanno delineato due associazioni per delinquere autonome ma di fatto interconnesse. La prima rete, composta da undici persone, avrebbe gestito l’approvvigionamento della cocaina dalla penisola, tramite contatti stabili con altre associazioni criminali operanti in diverse regioni italiane. La seconda, costituita da cinque individui, si sarebbe dedicata alla produzione e movimentazione di ingenti quantitativi di marijuana in Sardegna.

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