L'inchiesta
06.02.2024 - 08:30
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma hanno negato le accuse, i principali indagati dell'inchiesta sulle intimidazioni che hanno destabilizzato la gestione dei chioschi del lungomare di Latina. Nella mattinata di ieri infatti il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha celebrato gli interrogatori di garanzia per i soggetti indiziati a carico dei quali aveva disposto le misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma hanno reso spontanee dichiarazioni Maurizio Zof e il figlio maggiore Alessandro, negando con fermezza le accuse di turbativa d'asta ed estorsione aggravate dal metodo mafioso. Sono anche pronti a depositare documentazione per sostenere quando dichiarato al giudice.
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