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Cronaca

Rapina a mano armata al negozio di telefonia

Un malvivente punta la pistola alla proprietaria, distrugge la vetrina e fa razzia di prodotti elettronici

Rapina a mano armata al negozio di telefonia

Una rapina a mano armata è stata compiuta, poco dopo le 19 a Itri ai danni di un negozio di telefonia. Non ancora contabilizzato l'ammontare dell'azione criminosa che ha visto in azione una persona con il volto coperto da passamontagna e armata di una pistola. E' la stessa proprietaria del negozio "La copia", sito in via Raffaele Gigante, 16, Rosalia Fusco, per tutti Sally, a raccontarci, pur nella concitazione del protocollo che segue questi episodi, qualche elemento della dinamica dell'episodio. Una persona, con il volto completamente travisato da un passamontagna, è entrato nello storico e fornito negozio, dove si rivendono cellulari, calcolatrici e articoli della più moderna tecnologia telematica, oltre che cartoleria, attivato, anni addietro, dal compianto marito Cornelio Mancini, a quel momento senza la presenza di clienti, l'ultimo dei quali era appena uscito. Senza tradire una particolare ortoepia, l'uomo, dopo aver puntato la pistola all'altezza della testa della signora, le ha intimato, con gesti e senza aggiungere tante parole, di stare ferma, così come ha fatto altrettanto con la dipendente, impegnata in ufficio, Tania Burali D'Arezzo. Con il calcio della pistola, il malvivente ha poi infranto la vetrina dove erano esposti costosissimi prodotti di telefonia, arraffandone la maggior parte, prima di uscire, dileguandosi a piedi verso l'attigua piazzetta Cavone, ottima via di fuga per chi, fuggendo, voglia far perdere le proprie tracce. Neppure un rumore di moto o di auto ha caratterizzato i secondi successivi all'allontanamento a piedi del malvivente che forse era atteso, a poca distanza, da qualche complice. La prima ad accorrere a rendersi conto di quanto stesse accadendo al negozio, è stata la cognata della vittima, che gestisce un rinomato negozio di pellame firmato nei locali attigui a quelli del "La Copia" che, tra l'altro, è ubicato in un fabbricato dirimpettaio della facciata laterale del comune e dal quale lo separa via Ernesto Jallonghi. Allertati dalla stessa proprietaria, sono prontamente sopraggiunti i carabinieri della locale stazione, agli ordini del luogotenente Tommaso Mancuso, che hanno raccolto dettagliatamente tutti i minimi particolari per ricostruire il fatto delittuoso e avviare, con i militi del Norm della compagnia di Formia, al comando del ten. Alessandro Tolo, le operazioni tese a ricercare il malvivente, il cui gesto ha emotivamente segnato il primo caso di questo genere a Itri.

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