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Duplice femminicidio a Cisterna, la corsa di Desyree verso la salvezza

Desyrée subito dopo gli spari si è rifugiata in bagno, ha allertato il 112 mentre scavalcava la finestra e correva attraverso i campi verso un distributore di benzina

Duplice femminicidio a Cisterna, la corsa di Desyree verso la salvezza

Desyree Amato

Salva grazie alla forza d'animo e al coraggio. Quando il suo quasi ex fidanzato ha sparato a sua sorella e a sua madre uccidendole sul colpo la prontezza di riflessi di Desyrée Amato, l'ha portata a rifugiarsi in uno dei bagni dell'abitazione. Il tempo di comporre il 112, nel frattempo ha aperto la finestra e si è calata giù. E' stata lei la prima a lanciare l'allarme, a far intervenire le prime pattuglie dei Carabinieri. Ha corso, senza guardarsi indietro, Desyrée. Ha corso per alcune centinaia di metri fino al distributore di carburante che si trova lungo la via Monti Lepini, verso Cori. Qui ha chiesto nuovamente aiuto e con le ultime forze spossate dalla tensione, dal dolore, dallo shock, ha indicato ai militari dove si trovava facendosi di fatto salvare. Non è chiaro se l'assassino abbia provato a inseguirla. Lei è fisicamente illesa, non le ha sparato contro, se lo ha fatto l'ha mancata. Non è nemmeno dato sapere quanto abbia indugiato di fronte ai corpi senza vita della madre di quella che era la sua ragazza, della sorella.

Le ha uccise perché si sono intromesse nella discussione che aveva con la 30enne che probabilmente da tempo aveva visto raffreddare quel rapporto. Sarà naturalmente l'autorità giudiziaria a fare le valutazioni del caso, ma Christian ieri pomeriggio si era portato dietro l'arma e non ha esitato ad usarla, due volte. Forse con l'intenzione di usarla anche contro la sua fidanzata, perché molto probabilmente come spesso capita in casi del genere, la sentiva davvero come una sua proprietà e forse era incapace di accettare che lei non lo volesse più. Forse aveva chiesto e ottenuto un ultimo incontro, forse aveva in mente di proporle qualcosa per oggi.

Ieri sera, tra i vari amici, conoscenti, parenti giunti nella traversa di via Monti Lepini, tra la rabbia e le lacrime, aleggiava quel dubbio: perché? Perché uccidere la madre e la sorella della tua ragazza? Perché tanta crudeltà?

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