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Il fatto

Rubano il bancomat all'amica e prelevano 600 euro, denunciate madre e figlia

Hanno sfilato la carta dal portafoglio di una 35enne effettuando poi un prelievo. I carabinieri sono risaliti alle responsabili visionando le immagini delle telecamere

Rubano il bancomat all'amica e prelevano 600 euro, denunciate madre e figlia

Sono state lunghe e approfondite le indagini portate avanti dai Carabinieri ma alla fine i Militari dell'Arma della Stazione di Priverno sono riusciti ad identificare madre e figlia che lo scorso 27 gennaio hanno rubato una carta di credito dal portafoglio di una 35enne del luogo e con essa hanno poi effettuato un prelievo di euro 600 euro presso uno sportello ATM poco lontano.

I fatti, come detto, si sono dipanati il mese scorso a Priverno quando una ragazza classe 2008 (16enne) ha sottratto il portafoglio ad una donna 35enne, loro conoscente e poi, accompagnata dalla madre 34enne, ritenuta quindi complice, si è recata presso lo sportello atm della banca a Borgo Sant'Antonio dove hanno effettuato un prelievo da 600 euro con il bancomat che era all'interno e utilizzando il pin che hanno trovato scritto su un foglietto. La vittima del raggiro, appena si è accorta di non avere più il portafoglio, si è quindi recata in Caserma per sporgere la denuncia.

A quel punto sono scattate le indagini dei Carabinieri che dal numero della carta bancomat sono risaliti ai movimenti effettuati prima che la stessa venisse bloccata. Sulla base del prelievo effettuato sono risaliti allo sportello teatro dell'indebito accaparramento e lì hanno chiesto quindi i filmati del momento in cui risultava effettuato il prelievo. Filmati da cui è emersa l'identità delle due truffatrici, appunto madre e figlia, classe 90 la prima, 2008 la seconda, entrambe del luogo, entrambe denunciate per furto aggravato e concorso in debito utilizzo di carte di credito. In base alle dichiarazioni della vittima poi, la 16enne è ritenuta anche responsabile materiale della sottrazione del portafoglio. Entrambe le colpevoli sono ora attese dal processo.

Per quanto riguarda la vicenda in se invece, oltre all'eccessiva buona fede della vittima raggirata da conoscenti per la sottrazione del portafogli, emerge come sia una cattiva idea conservare il pin di convalida delle operazioni scritto in un foglietto vicino al bancomat.

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