Il caso
06.03.2024 - 11:21
«L'abbattimento di una parte del muro che insisteva in una delle aree private a ridosso del Convento/Mulino di Sant'Antonio, area privata anch'essa, dove è in corso una edificazione privata ha lasciato interdetti anche noi amministratori». A dichiararlo in una nota nel pomeriggio di ieri sono stati il sindaco Valentino Mantini e l'assessore Andrea Santilli, che intervengono così sulla notizia che particolarmente toccato molti cisternersi: «Lo abbiamo appreso per le vie informali poiché non era necessario che pervenisse comunicazione all'Ente comunale - spiegano gli amministratori, continuando - Nel corso dell'intervento, è stata abbattuta una parte del muro, muro che non era sottoposto a vincolo da parte di quella che al tempo era la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Lazio, che invece pose il vincolo artistico e storico nel 1994 sul Mulino/Convento di Sant'Antonio».
Una intervento che seppur autorizzato ha lasciato tutti di stucco, anche in via Zanella. Così per evitare altre situazioni simili, Mantini e Santilli hanno annunciato che l'amministrazione presenterà una richiesta per ampliare il vincolo dell'ex Mulino anche nelle aree di pertinenza: «In virtù di quanto accaduto, per evitare che si ripetano azioni lesive della nostra identità storico-culturale, formalizzeremo con un percorso amministrativo la richiesta dell'ampliamento e dell'estensione del vincolo di tutela, al fine di salvaguardare le pertinenze dello storico edificio del Convento/Mulino di Sant'Antonio». L'ultimo passaggio del comunicato stampa è sull'unione della maggioranza, in queste ore messa in dubbio da molti: «Tutti i gruppi politici che compongono la Maggioranza vogliono mettere in atto le azioni necessarie per supportare la tutela archeologica e architettonica del patrimonio di questa comunità. Le Amministrazioni che si sono susseguite non hanno richiesto l'ampliamento del vincolo.
Lo facciamo noi oggi, confidando nelle forze preziose e sane della nostra comunità e nel sostegno di chi si è sempre battuto per la tutela dell'antico edificio, che invitiamo sin da subito ad un tavolo di confronto. Tutti i gruppi politici che compongono la Maggioranza non intendono assolutamente privilegiare gli interessi privati, ma il rispetto delle norme e di ogni singolo cittadino, poiché siamo tutti dalla stessa parte. Sollecitiamo ancora gli ex consiglieri regionali e gli attuali consiglieri regionali affinché sorreggano fattivamente la nostra comunità nel reperimento dei finanziamenti necessari alla salvaguardia e alla conservazione del nostro patrimonio archeologico e architettonico».
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