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Il fatto

Villaggio del Parco, in aula riscritta tutta la storia urbanistica

Il sequestro della lottizzazione 18 anni fa. Il processo in Tribunale e in Corte d'Appello

Villaggio del Parco, in aula riscritta tutta la storia urbanistica

Hanno sfilato diversi testimoni ieri nel processo per il Villaggio del Parco che vede imputato l'ex Assessore all'Urbanistica del Comune di Sabaudia Luca Mignacca, difeso dall'avvocato Corrado de Simone. Ha rinunciato alla prescrizione. Il reato ipotizzato è quello di abuso d'ufficio e contravvenzioni in materia urbanistica. In aula  ha testimoniato il membro di una commissione costituita dal sindaco di Sabaudia all'epoca dei fatti contestati. Sono stati prodotti i verbali della commissione che dava il via alla struttura.  E' stato il turno dell'architetto de Simone, tramite l'utilizzo di un pannello e di alcune slide, ha illustrato una relazione su tutta la storia del Villaggio del Parco: dagli albori a quando era arrivata l'approvazione per la costruzione. Infine è stato il turno di Carmine Ciccone, coinvolto anche lui nell'inchiesta il cui iter processuale è stato diverso (attende la fissazione della data del processo in Appello). Ha sostenuto che il provvedimento era regolare ed è stato redatto rispettando tutte le norme. La vicenda del Villaggio del Parco va avanti da 18 anni.

Da quando è iniziato il processo a Latina in Tribunale si sono avvicendati quattro presidenti e sono cambiati tre collegi penali. Alcuni anni fa quando era iniziato il dibattimento era stata sollevata una eccezione sulla nullità dell'interrogatorio relativa alla posizione di Mignacca, la richiesta era stata accolta dal Collegio penale dell'epoca e gli atti erano stati inviati in Procura a Latina.

La lottizzazione era nata come casa-alloggio e secondo l'accusa era stata trasformata in un maxi insediamento per le vacanze in una zona agricola.
L'iter giudiziario ancora non è finito. Nel 2022  giudici della quarta sezione della Corte di Cassazione avevano annullato con rinvio la sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Roma che aveva confermato le condanne per due imputati a due anni. La sentenza risale al 14 maggio del 2021 nei confronti di Carmine Ciccone e Carmen Lorenzi, titolari della Petrarca Costruzioni e il reato ipotizzato era quello di abuso d'ufficio. La data per l'udienza davanti ad un'altra sezione in Corte d'Appello non è stata fissata.

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