Il fatto
17.03.2024 - 10:05
A distanza di quasi un anno dalla bufera giudiziaria che aveva travolto il Tribunale di Latina, la Procura di Perugia ha chiuso l'inchiesta sullo scandalo corruzione.
L'ex gip Giorgia Castriota e due professionisti: Silvano Ferraro e Stefania Vitto, erano stati i destinatari di una ordinanza di custodia cautelare rispettivamente in carcere e agli arresti domiciliari. I reati ipotizzati sono: corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità. Tra le parti offese il Ministero della Giustizia.Il pubblico ministero Gennaro Iannarone, titolare dell'inchiesta, ha messo la parola fine a tutti gli accertamenti iniziati nel 2022. Le indagini erano state portate a termine dai finanzieri del Comando Provinciale di Perugia e coordinate dal Procuratore di Perugia Raffaele Cantone.
Sia la Castriota che il commercialista Ferraro erano finiti in carcere e in un secondo momento (l'11 maggio del 2023), avevano ottenuto gli arresti domiciliari dal Riesame, in un secondo momento erano tornati in libertà. «Avrebbe direttamente nominato e agevolato il conferimento degli incarichi a persone con cui intratteneva rapporti personali consolidati», è uno dei passaggi dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Perugia Natalia Giubilei quando aveva descritto le condotte della collega Castriota, che prestava servizio nell'ufficio gip-gup di Latina, una tra le sezioni nevralgiche del Tribunale.
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