A Cassino
19.03.2024 - 20:00
Ci saranno una sfilza di testimoni al processo per la vendita e la lottizzazione del piazzale della stazione di Gaeta, un luogo che in pochi mesi è passato dall'essere area a servizio di tutti a parcheggio per pochi privilegiati con i soldi. E' iniziato così davanti al Tribunale di Cassino il dibattimento per quello che è apparso dal primo momento uno scandalo con i fiocchi.
Due gli imputati presenti sui tredici totali: l'avvocato Salvatore Forte, all'epoca dei fatti presidente del Consorzio industriale del sud pontino (oggi unificato in consorzio del Lazio), soggetto cedente l'area trasformata in parcheggio, e l'architetto Stefania Della Notte, allora e tuttora dirigente del Comune di Gaeta, cui si addebita di aver avallato la trasformazione urbanistica del piazzale.
Ciò che stupisce quasi più dei reati contestati in questo procedimento è l'assenza totale di parti civili. Succede in pochi casi di reati contro la pubblica amministrazione dove praticamente sempre si costituiscono enti locali e associazioni. Questa volta no, nessuno si sente danneggiato, nè il Comune, né il Consorzio, nè alcuna delle associazioni e comitati civici di Gaeta.
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