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Ambiente

Miasmi nella zona Caffarelli, sequestrata una vasca dell'impianto a biomassa

Cattivi odori a Borgata Agip, la Polizia Locale interviene in via della Meccanica: sigilli a una delle trincee. Il vice sindaco: «Il tavolo tecnico produce risultati»

Miasmi nella zona Caffarelli, sequestrata una vasca dell'impianto a biomassa

I miasmi insopportabili provenienti dalla zona industriale di Aprilia hanno determinato il sequestro di una delle vasche (trincee) dell'impianto a biomassa in via della Meccanica. Il provvedimento è stato preso dagli agenti della Polizia Locale di Aprilia, intervenuti martedì a seguito delle segnalazioni dei cittadini e dei lavoratori delle industrie confinanti, allarmati da quei cattivi odori che si sono diffusi nella zona Borgata Agip causando anche malori ad alcune persone. Sul posto sono intervenuti anche i funzionari dell'ufficio Ambiente del Comune e il personale dell'Asl, le verifiche condotte nell'impianto alimentato a biomasse hanno accertato la presenza di percolato in una delle trincee, che per questo è stata sequestrata dalla Polizia Locale. A questo provvedimento nei prossimi giorni seguirà un'ordinanza del dirigente comunale del settore Ambiente, nel quale si chiederà alla società di rispettare delle prescrizioni sulle lavorazioni e sulla pulizia delle vasche, per evitare che episodi simili possano ripetersi. «Questa attività si lega al tavolo tecnico tra i vari enti che abbiamo avviato da alcune settimane, nel quale avevamo spiegato che il cerchio sui controlli si stava stringendo. Il provvedimento preso - afferma il vice sindaco e assessore all'Ambiente, Vittorio Marchitti - è la conferma di un lavoro che stiamo facendo con un chiaro intento: difendere l'ambiente e la vivibilità di chi ci abita e di chi ci lavora, perché per noi è importante salvaguardare la salubrità di chi nella zona vive disagi da tanto, troppo tempo. In questo tavolo, che non si chiuderà a breve, abbiamo chiesto e lavoriamo sulla richiesta di un incontro con il Procuratore Capo rispetto alle azioni pendenti, non per interferire sul loro operato ma per portare ulteriori elementi di conoscenza sia da parte del Consorzio industriale che del comitato di quartiere. Perché questa situazione crea molta esasperazione».
L'amministrazione comunale fa inoltre capire che le situazioni monitorate - spesso causa di olezzi - sono diverse, sottolineando al contempo che la volontà non è vessare le aziende ma tutelare la salubrità dell'ambiente. «Vogliamo costruire - continua - una task force istituzionale che vada ancor più nel dettaglio, affinché le aziende debbano rispettare certi canoni in modo da tutelare lavoratori e cittadini. Gli agenti della Polizia Locale e il personale dell'Ufficio Ambiente, che ringrazio, svolgono un lavoro enorme soprattutto sotto il profilo della deterrenza, un lavoro che non deve essere vanificato e perciò c'è bisogno che i responsabili vengano individuati e sanzionati, altrimenti torneremo di nuovo a discutere di sversamenti e miasmi».

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