Il caso
28.03.2024 - 14:02
Uno dei supermercati del discusso centro commerciale all'angolo tra via del Lido e la statale Pontina annuncia da giorni l'apertura ormai prossima del nuovo punto vendita, ma la questione viabilità che aveva impedito l'avvio delle tre attività può dirsi tutt'altro che risolta. Se infatti il Comune ha superato i problemi che impedivano l'autorizzazione dei passi carrabili su via del Lido, l'Anas non si è ancora espressa sugli accessi che affacciano sulla complanare della Pontina, via Ferrazza, di sua competenza. Anzi, è su quest'ultimo aspetto che si concentrano le difficoltà maggiori, di difficile risoluzione in tempi ragionevoli, in un contesto che sta costando caro, prima di tutto, ai lavoratori assunti finora per l'avvio dei negozi che non hanno mai aperto: proprio in questi giorni sono in scadenza numerosi dei contratti di lavoro stipulati.
La vicenda rasenta il grottesco perché chi ha realizzato il complesso commerciale, e come loro chi intendeva avviare gli esercizi commerciali, pensava di lavorare senza l'autorizzazione dei passi carrabili, concessi in un primo momento dal Comune solo in via temporanea per la durata dei cantieri. Basti pensare che gli accessi che affacciano sulla complanare della Pontina sono stati realizzati senza il parere dell'Anas che ora sembra orientata, stando alle indiscrezioni trapelate finora, per la bocciatura della loro collocazione. Fatto sta che le dimensioni del complesso commerciale necessitano di una viabilità adeguata, che prevede appunto più ingressi.
Quelli di via del Lido sono in via di autorizzazione perché sono stati superati i problemi che ne impedivano l'utilizzo. Era emerso infatti che le particelle catastali sulle quali sono stati realizzati parte della strada e i marciapiedi risultano intestate ai vecchi proprietari, gli eredi dei coloni che possedevano il podere in quella zona, ma è poi emerso che si trattava di un errore per la mancata trascrizione degli atti di esproprio nei registri catastali. L'accesso denominato via Viterbo, che porta direttamente al grande parcheggio realizzato dietro all'hotel, non è una vera strada ma è di proprietà privata, quindi potrebbe essere acquisita e annessa alle proprietà del centro commerciale. Il problema maggiore resta appunto per i passi carrabili che affacciano su via Ferrazza, uno dei quali destinato ai mezzi pesanti per lo scarico delle merci, ossia accessi che non rispetterebbero le distanze dall'incrocio e da un altro passo carrabile privato vicino. Su questi, appunto, è atteso il parere dell'Anas. Quindi senza le autorizzazioni per tutti gli ingressi, le attività commerciali on possono aprire i battenti.
Resta comunque un'incognita la questione strettamente urbanistica, tenendo conto che prima la Procura e poi il Tribunale hanno rilevato una serie di irregolarità all'origine del rilascio dei titoli edilizi, all'esito dell'indagine dei Carabinieri del Nipaaf del Gruppo Forestale. Sebbene i giudici in sede di Riesame abbiano annullato il provvedimento di sequestro adottato a gennaio dal giudice per le indagini preliminari, infatti l'avvio delle tre attività commerciali dovrebbe precludere una conformità dal punto di vista edilizio e urbanistico messo in dubbio dall'inchiesta stessa. Se è vero infatti che il Comune avesse asseverato il progetto di realizzazione del complesso, c'è da dire che l'ex dirigente e un funzionario del Suap figurano tra gli indagati perché avrebbero assecondando le violazioni del privato.
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