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Le tappe

«A Gonfie vele», l'Anas vuole conoscere i dettagli del progetto

La società non è stata ancora informata sull'organizzazione dei cantieri a ridosso della Pontina, soprattutto nella fase di abbattimento

«A Gonfie vele», l'Anas vuole conoscere i dettagli del progetto

Si profilano altre ombre nel percorso di realizzazione del progetto «A gonfie vele» messo in campo dal Comune di Latina e che sarà attuato dall'Ater (l'agenzia regionale che gestisce il patrimonio delle case pubbliche del Lazio).
Infatti nel corso del recente vertice provinciale sulla sicurezza stradale delle festività pasquali l'Anas ha sottolineato, tra le altre cose, di non aver ancora ricevuto indicazioni circa l'imminente apertura del cantiere né come dover essere organizzata la sicurezza della circolazione sulla Pontina nella fase in cui si procederà ad abbattere il mostro dell'ex Icos che, come si sa, è proprio a ridosso della carreggiata.

E' un profilo tecnico per niente trascurabile ma che finora è rimasto sullo sfondo soprattutto per i molti altri guai che hanno attanagliato il progetto, in particolare la stipula del contratto di cui era stata chiesta l'inibizione da parte di una società privata che aveva presentato istanza di permesso a costruire, rigettata dal Comune a luglio scorso ma in modalità ritenuta illegittima dal Tar di Latina, tanto che adesso l'Ufficio tecnico ha avviato una nuova procedura di valutazione con la convocazione di un'apposita conferenza di servizi. Il cui esito non è stato ancora trasmesso né all'Ater né alla società che chiede il titolo edilizio.

In questa storia dell'attuazione del progetto ogni passaggio assume particolare rilevanza, perché i tempi sono stretti e tutti dettati dall'agenda del Pnrr, nella quale l'intervento «A gonfie vele» è inserito. Secondo quanto dichiarato poche settimane fa, al momento della stipula del contratto per il progetto, la consegna dell'opera è prevista per marzo 2026, per questo qualunque ritardo anche solo dovuto a questioni meramente tecniche può pesare e molto. Come si sa, «A gonfie vele» è il più grande intervento di riqualificazione urbana pensato e attuato da molti anni a questa parte e va ad incidere su un complesso di case popolari e sul restante quartiere con gravi problemi di vivibilità e carenza di servizi. Fino ad ora la tempistica è stata rispettata, tranne che nella parentesi dei ricorsi al Tribunale amministrativo da parte della società di costruzioni privata, ma si tratta di pochi giorni e dunque è possibile recuperare. Va detto che non è l'unica opera pubblica del Pnrr sotto osservazione. In generale l'andamento dei cantieri e l'ultimazione dei progetti non è eccellente. Un primo monitoraggio è previsto prima dell'estate da parte della cabina di regia istituita presso la Prefettura e allargata a tutti gli enti di competenza (dunque anche Anas) oltre che ai Comuni.

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