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Karibu: due inchieste e un processo

Ieri il giudice monocratico Simona Sergio ha disposto la riunione dei procedimenti penali. Diverse le parti civili

Karibu: due inchieste e un processo

I due procedimenti dello scandalo Karibu sono stati riuniti. Ci sarà un unico processo in Tribunale a Latina davanti al Collegio penale. I reati ipotizzati sono diversi: dall’evasione fiscale (relativo alla prima inchiesta), all’autoriciclaggio, alla frode nelle pubbliche forniture fino alla bancarotta. Queste ultime sono accuse contestate nel secondo procedimento penale che aveva portato nell’ottobre del 2023 all’emissione delle misure restrittive.

Ieri mattina il giudice monocratico del Tribunale Simona Sergio (dove era fissata l’udienza per il reato di evasione fiscale), ha disposto il rinvio all’11 giugno in modo che il Collegio riunisca i due fascicoli. Il processo a quel punto inizierà il 13 giugno. La seconda inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina e coordinata dai pubblici ministeri Giuseppe Miliano, Andrea D’Angeli e dal Procuratore Giuseppe de Falco aveva fatto luce sulle spese pazze con i soldi dell’accoglienza.

Gli imputati sono: Liliane Murekatete, moglie del deputato Soumahoro, Marie Therese Mutkamisindo, Michel Rukundo, Aline Mutesi. La prima inchiesta sull’evasione fiscale nel dicembre del 2022 aveva portato il gip ad emettere le misure interdittive della durata di un anno nei confronti di alcuni imputati per il reato di evasione fiscale. In questo caso - secondo l’accusa - hanno evaso le imposte sui redditi, inserendo nelle dichiarazioni dal 2015 al 2019 elementi passivi fittizi e costi inesistenti. Non tutti sono a processo: nelle scorse settimane il giudice per l’udienza preliminare Clara Trapuzzano Molinaro, aveva stabilito un termine per i due irreperibili Richard Mutangana fratellastro di Liliane Murekatete (moglie del deputato Soumahoro) e Christine Kabukona una collaboratrice della coop.

Dopo tre tentativi di notificare l’atto da parte della Polizia giudiziaria, il giudice ha emesso la sentenza di non doversi procedere per mancata conoscenza del procedimento ai due imputati e come prevede l’introduzione della norma Cartabia, al termine della camera di consiglio il giudice ha stabilito un termine per le ricerche. Nei confronti di Richard Mutangana la scadenza è il 18 giugno del 2026 e per Christine Kabukona, il termine è del 28 novembre del 2030. Se entro queste due date non sarà notificato l’atto il processo sarà definitivamente chiuso e non si potrà riaprire. In base all’impianto accusatorio i soldi destinati all’accoglienza dei migranti finivano in cene in ristoranti, acquisti in alcune boutique o soggiorni in hotel. Il totale della somma supera i due milioni e mezzo di euro. Sono molte le parti civili tra cui i comuni di Sezze, Terracina, Roccasecca dei Volsci, Latina, Pontinia, Aprilia, Monte San Biagio, Fondi, il sindacato Uiltucs, 19 lavoratori tra cui anche alcuni ex dipendenti della coop e del consorzio Aid, il Codacons, il Ministero dell’Interno, il Consorzio Agenzia Inclusione e poi il commissario liquidatore della Karibu. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Francesca Roccato, Lorenzo Borrè, Francesca Giuffrida, Valentina De Gregorio, Stefano Ciapanna.

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