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Il caso

Offese sui social all’eroe Valerio Catoia, l’udienza slitta

Rinvio a dicembre. Un imputato ha eletto domicilio in Bulgaria e l’atto non è stato notificato

Offese sui social all’eroe Valerio Catoia, l’udienza slitta

Il processo è iniziato esattamente due anni fa (la prima udienza era stata fissata per il 2 maggio del 2022). La Procura aveva disposto la citazione diretta a giudizio per un professionista assistito dall’avvocato Alfonso Falcone e uno speaker, sono imputati di aver offeso sui social Valerio Catoia, un giovane atleta down di Latina. I due imputati risiedono tra la Toscana e la Sardegna.
A seguito di tre rinvii e dopo alcune udienze (l’ultima nel novembre del 2023) il giudice monocratico Paolo Romano aveva disposto la restituzione degli atti in Procura e aveva messo in evidenza che il reato di diffamazione che vede come vittima il giovane atleta, si è consumato con una aggravante e il reato è di competenza del Tribunale collegiale. A quel punto era stata fissata la data dell’udienza preliminare e quindi dal dibattimento si è tornati ad una fase precedente. La prima udienza preliminare dal gup era stata fissata il 22 febbraio ed era stata rinviata alla data di ieri. In aula dal giudice Giuseppe Molfese è emerso che un imputato è residente in Bulgaria e l’atto non è stato notificato.

L’udienza preliminare è fissata per il 17 dicembre. In quell’occasione si dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio. La famiglia di Valerio Catoia è rappresentata dall’avvocato Alessandro Mariani. Era stata la Polizia Postale a risalire all’indirizzo Ip da cui sono partiti gli insulti. «I commenti sono stati oltraggiosi e negativi sia sulla persona che sulla disabilità» aveva osservato la Procura nel capo di imputazione. «Ha usato il monogommone»: è una delle terribili frasi contestate e poi: «La natura dà, la natura toglie». Valerio Catoia era salito alla ribalta della cronaca nell’estate del 2017 in mare a Sabaudia quando aveva salvato una bambina che stava annegando in mare. Oltre alla diffamazione viene contestata la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale o religiosa. Le indagini erano iniziate nel luglio del 2019 dopo la denuncia in Procura.

Il gesto di grande generosità di Valerio aveva commosso l’Italia ispirando anche un docufilm. Inoltre era stato premiato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la sua impresa ed era stato nominato Alfiere della Repubblica. L’udienza preliminare riprende tra sette mesi.

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