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Il fatto

Afferra per la gola la fidanzata. Giovane assolto dai maltrattamenti

Ieri la sentenza. Il giudice: il fatto non sussiste. L’imputato è stato condannato alla pena di otto mesi per resistenza a pubblico ufficiale

Un protocollo per contrastare la violenza di genere

Insulti e percosse alla ex. Anche quando lei stava raccontando ai poliziotti quello che era successo, lui era diventato una furia. Ieri il processo nei confronti di un giovane di Latina di 22 anni si è definitivamente concluso. Era accusato di lesioni e maltrattamenti in famiglia: da queste ultime accuse è stato assolto perchè il fatto non sussiste. E’ stato condannato alla pena di otto mesi per l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Nel corso della sua requisitoria la pubblica accusa - dopo aver ricostruito i fatti contestati - aveva chiesto la pena di due anni e sei mesi di reclusione, mentre la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Stefano Iucci, aveva chiesto l’assoluzione e ha cercato di scardinare l’impianto accusatorio. Dopo una lunga camera di consiglio il giudice Mario La Rosa ha letto il dispositivo. Sul banco degli imputati un giovane del capoluogo, sottoposto al divieto di avvicinamento alla parte offesa che ieri è stato revocato.


I fatti contestati erano avvenuti il 7 ottobre del 2022. Il ragazzo - secondo quanto ipotizzato - ha maltrattato la fidanzata, una ragazza di 24 anni, con una serie di minacce: «Percuotendola in più occasioni e afferrandola per la gola e sbattendola contro un mobile, la percuoteva anche con l’uso di un bastone provocando lesioni giudicate guaribili in 10 giorni».

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