Il fatto
16.06.2024 - 08:30
Un secondo misterioso incendio ha interessato ieri notte l’area dell’ex centro di accoglienza Al Karama di strada Monfalcone, sottoposta da mesi ai lavori di smaltimento dei vecchi alloggi malsani mentre accanto viene ultimato il nuovo insediamento. Dopo un primo rogo, divampato nel pomeriggio tra le sterpaglie dei terreni circostanti, che aveva lambito il vecchio insediamento utilizzato per anni come campo nomadi, in tarda serata le fiamme hanno interessato nuovamente l’area coinvolgendo direttamente le ultime strutture rimaste in piedi dopo la prima attività di bonifica, ossia container e roulotte abbandonati. Un epilogo che alimenta i sospetti sulla natura del doppio incendio: con i Vigili del Fuoco che si sono occupati delle operazioni di spegnimento, sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Latina che indagano sull’accaduto, praticando prima di tutto l’ipotesi che sia trattato di un evento doloso, un gesto mirato. Sebbene sia difficile individuare un movente che possa giustificare un’azione del genere.
Prima di tutto gli specialisti dell’antincendio prendono in considerazione l’eventualità che ieri notte l’incendio sia stato provocato da un focolaio rimasto acceso del rogo del pomeriggio, che ha continuato a covare e ha ripreso vigore qualche ora dopo, dato che le aree attraversate dal fuoco nei due episodi sono contigue. Questa sembra comunque una possibilità remota perché nelle ore notturne le fiamme hanno interessato in maniera violenta direttamente la zona a ridosso del vecchio centro di accoglienza che aveva costituito l’ampliamento del campo nomadi con gli alloggi prefabbricati. Insomma, i Vigili del Fuoco non hanno trovato tracce utili a chiarire i dubbi degli investigatori, ma sembra chiaro che il secondo incendio di venerdì sia stato appiccato direttamente tra container e roulotte. Singolare oltretutto la circostanza che quella fosse rimasta l’ultima parte da bonificare, rispetto all’ex centro vero e proprio che è stato già smantellato e bonificato nei mesi scorsi. Ora i Carabinieri indagano per capire chi possa avere avuto l’interesse di compiere un gesto simile e perché.
L’ex centro Al Karama tra Borgo Montello e Bainsizza era inutilizzato dal luglio di due anni fa, quando un vasto incendio di sterpaglie divampato tra i campi retrostanti aveva interessato alcune delle vecchie casupole, tanto da richiedere lo sgombero di tutto il campo nomadi perché le strutture originarie erano costruite con materiali altamente inquinanti e per questo l’area era stata dichiarata inagibile. Quindi col sostegno della Regione Lazio che ha finanziato l’attività di bonifica le vecchie strutture sono state demolite, mentre è partita l’opera di completamento del nuovo campo nel terreno adiacente, ferma da dieci anni dopo la realizzazione del basamento sul quale ora sono in fase di installazione le casette prefabbricate.
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