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Omicidio Marco Gianni: "Riccardo sognava di ucciderlo da tre anni"

Il racconto di Giada Roscioli, ex moglie dell’imputato e compagna della vittima. Alta tensione durante il processo

Omicidio Marco Gianni: "Riccardo sognava di ucciderlo da tre anni"

«Ci minacciava un giorno sì e l’altro no. Io e Marco avevamo paura di uscire a Pontinia. Siamo stati costretti ad un certo punto a cambiare le abitudini per il timore di incontrare Riccardo e che ci facesse del male. Lo avevo lasciato non per stare insieme a Marco ma perchè Riccardo era violento. Faceva uso di sostanze stupefacenti, mi picchiava anche davanti ai bambini». C’è tutto nell’udienza di ieri in Corte d’Assise a Latina: le minacce, la paura accumulata per diversi mesi, la tensione e infine i risvolti di quello che è successo il giorno dell’omicidio. E’ questa una parte della lunga testimonianza di Giada Roscioli, ex moglie di Riccardo Di Girolamo, l’uomo che ha ucciso il nuovo compagno della donna. Marco Gianni è stato freddato da cinque colpi di arma da fuoco. L’omicidio era avvenuto nel vivaio di famiglia della vittima il pomeriggio del 13 aprile del 2023 a Borgo San Donato. Non sono mancati i momenti di tensione e nervosismo durante il processo che si sta celebrando in Corte d’Assise quando la donna ha raccontato il rapporto con il suo ex, presente in aula e che in una circostanza è stato richiamato dal presidente Gian Luca Soana.

E’ emerso anche un particolare che mette i brividi, rivelato dalla Roscioli e che risale al giorno dell’omicidio. «Quando ho chiesto a mio figlio di riferirmi cosa fosse accaduto quel giorno, mi ha raccontato che Riccardo quando è tornato a casa ha detto che era un sogno che faceva da tre anni e cioè quello di aver ucciso Marco».

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