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Cronaca

Annega a Rio Martino in balia delle onde: la vittima è Giuseppe Beltrame

Perde la vita un 70enne originario di Valenza Po. Il dramma davanti alla moglie e una figlia. Tra i bagnanti due infermieri che hanno cercato di rianimarlo

Annega a Rio Martino in balia delle onde: la vittima è Giuseppe Beltrame

Sembra una maledizione. Un anno dopo, sempre in questo pezzo di spiaggia, in un pomeriggio di inizio agosto muore un uomo al mare di Latina, a Rio Martino. Un turista di 70 anni, Giuseppe Beltrame, residente a Valenza Po in provincia di Alessandria, è morto in acqua, in un tratto di spiaggia libera.

La tragedia si è consumata davanti agli occhi della moglie e della figlia. E’ stata una sequenza rapida e drammatica come hanno raccontato alcuni testimoni. Tutto questo a poca distanza - a meno di cento metri - da dove un anno fa (il pomeriggio del 3 agosto) era morto - nel tentativo di salvare tre bambine che stavano annegando - Franco Gatto, 59 anni di Latina. Il suo cuore non aveva retto allo sforzo. Pochi giorni fa era stato ricordato in Comune a Latina, il sindaco Matilde Celentano aveva donato alla famiglia una targa per celebrare quel nobile ed eroico gesto, la vedova di Franco Gatto aveva detto nell’aula consiliare: «Adesso non ci sono i bagnini e non voglio che piangano altre famiglie». Ieri pomeriggio pochi minuti dopo le 17 è scattato l’allarme quando alcuni bagnanti tra cui infermieri e un medico liberi dal servizio anche loro in spiaggia per godersi qualche ora di relax, hanno notato in acqua un uomo in balia delle onde. A quanto pare galleggiava. Il mare era una trappola. I soccorritori hanno fatto il possibile per rianimarlo e le operazioni sono andate avanti per molti minuti ma purtroppo per Giuseppe Beltrame, 70 anni compiuti a giugno, imprenditore nel settore orafo, non c’è stato niente da fare nonostante l’intervento del personale del 118. Gli investigatori della Guardia Costiera di Latina hanno raccolto una serie di testimonianze per ricostruire la dinamica della tragedia.

La vittima era in vacanza in un campeggio sul litorale insieme alla moglie e ieri aveva deciso di trascorrere una domenica al mare insieme a una delle figlie. «Vado a fare il bagno», ha detto. Non è più tornato. Giuseppe sapeva nuotare molto bene - hanno riferito i familiari - ed è morto in un punto dove l’acqua non era profonda anche se ieri c’era molta corrente. Era in pensione da pochi anni e aveva lavorato come orefice per grandi marchi: da Bulgari a Damiani. Era arrivato in vacanza da giovedì e sarebbe partito il 15 agosto.

Giuseppe era una persona generosa e di compagnia come lo descrive chi lo ha conosciuto. A luglio aveva festeggiato 47 anni di matrimonio. Era molto legato alla famiglia: lascia la moglie Diana e tre figlie, Michela, Valentina e Alessandra di cui una vive a Pontinia e tre nipoti. I familiari ringraziano i bagnanti, gli operatori del 118 e chi li ha aiutati in quei momenti difficili. «Anche portandoci dell’acqua». La morte dell’uomo ha innescato una serie di reazioni in spiaggia da parte di alcuni bagnanti che hanno assistito in diretta alla tragedia e hanno messo in evidenza l’assenza di bagnini. Il nervo scoperto di questa stagione balneare.

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