Il fatto
09.09.2024 - 09:30
Una mattinata di tensione e violenza quella vissuta, nei giorni scorsi, in un appartamento di Sabaudia, dove una coppia di coniugi, che lavorano in una nota attività della città delle dune, ha trasformato l’ennesima lite in un dramma che avrebbe potuto finire in tragedia. Insulti, epiteti, urla, spintoni e botte: questo il copione di un’esplosione di rabbia che si è consumata tra le mura domestiche sotto gli occhi innocenti delle loro tre figlie, di appena 8, 6 e 3 anni.
Ad avere la peggio è stata la donna, costretta a ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale Fiorini di Terracina che le hanno suturato una ferita lacero-contusa al braccio. Una conseguenza del violento alterco che, a quanto sembra, non è stato un episodio isolato ma solo l’ultimo di una lunga serie di litigi esplosivi.
Il tutto è avvenuto di prima mattina, quando le urla disperate delle piccole hanno squarciato il silenzio del palazzo, attirando l’attenzione dei vicini. «Purtroppo non è la prima volta che i due litigano così - ha raccontato uno dei residenti del condominio, chiaramente scosso -. Ci si sveglia con le loro urla che rimbombano per tutta la palazzina, ma nessuno si permette di intromettersi o fare segnalazioni alle forze dell’ordine. Però, se continua così, andrà a finire male».
I vicini, allarmati, sono saliti nell’appartamento e, dopo che la più grande delle figlie ha aperto la porta, hanno portato le bambine nella casa accanto, dove le piccole, sconvolte, hanno continuato a piangere e singhiozzare per ore. Una scena straziante che getta luce sull’orrore che si vive dietro le porte chiuse di molte famiglie. Le bambine, vittime innocenti di un ambiente domestico dove le liti sono all’ordine del giorno, sembrano portare addosso i segni di un trauma che potrebbe segnare la loro infanzia per sempre. «Oggi qualche punto al braccio e lividi, ma domani cosa potrà accadere? - aggiunge il vicino, esprimendo preoccupazione condivisa da molti inquilini nello stabile -. Questa coppia se le dà di santa ragione. Non credo si tratti di violenza sulle donne, perché si picchiano entrambi come se non ci fosse un domani».
E c’è chi spera che un intervento esterno possa mettere fine a questa spirale di violenza prima che sia troppo tardi. Intanto le bambine continuano a vivere nella paura, strette tra le urla e le botte di una guerra familiare che non accenna a placarsi.
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