Il fatto
15.10.2024 - 09:30
Ruota attorno ai nomi di due giovani, non ancora trentenni, l’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Latina sul brutale pestaggio consumato nella notte tra sabato e domenica sul lungomare di Sabaudia, davanti all’hotel Oasi di Kufra dopo una festa che aveva richiamato numerosi giovani da molti centri limitrofi. Sono i nomi dei principali indiziati, identificati dagli investigatori del Nucleo Operativo Radiomobile sulla base delle testimonianze raccolte ricostruendo i fatti.
L’aggressione si era consumata intorno alle 3.30 ossia quando la festa volgeva ormai al termine, ma con ogni probabilità era stata preceduta da uno screzio tra la vittima e i giovani che lo hanno poi picchiato. Insomma, all’interno del locale adibito a discoteca il ragazzo di 26 anni di Cisterna aggredito avrebbe discusso con almeno uno dei due, alimentando l’astio che ha spinto quest’ultimo, spalleggiato da un amico, ad attendere fuori per consumare l’infame vendetta. Non sono ancora del tutto chiari i motivi della lite, a quanto pare legati a un apprezzamento di troppo rivolto da uno degli aggressori a un’amica della vittima. Fatto sta che la reazione è stata fin troppo sproporzionata all’offesa.
Proprio al momento di uscire dal locale in compagnia di un’amica, il ventiseienne era stato colto di sorpresa dai due e non aveva avuto neppure il tempo di reagire: dopo essere spintonato e fatto cadere, gli aggressori si erano avventati su di lui per colpirlo con calci e pugni anche al volto. Una scena impietosa consumata sotto gli occhi della ragazza, comprensibilmente scioccata per l’accaduto. Quindi una volta portato a termine l’agguato, i due picchiatori si erano allontanati a bordo di un’auto scura, mentre i testimoni si affrettavano a lanciare l’allarme per assicurare le cure al giovane ferito nel pestaggio.
Mentre il ventiseienne di Cisterna, laureato in ingegneria, veniva trasportato in ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti, sono intervenuti i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia per raccogliere una serie di testimonianze utili a ricostruire i fatti. Un lavoro minuzioso che ha consentito di indirizzare l’indagine in una direzione bene precisa: i sospetti convergono su un ragazzo che vive nella periferia di Latina, arrestato un anno fa circa per questioni di droga, spalleggiato per l’occasione da un suo coetaneo di origini straniere. L’indagine comunque proseguoe per verificare i sospetti e consolidare il quadro indiziario.
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